Scuola, avvio choc per il sostegno: i numeri dell’anno scolastico 2020/21

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Riapertura scuola, avvio anno scolastico 2020/21 choc per il sostegno: sei studenti disabili su dieci non troveranno il ‘loro’ insegnante di sostegno, alla faccia della tanto invocata continuità didattica.

Sostegno, avvio anno scolastico 2020/21 da choc: 6 studenti disabili su 10 cambieranno insegnante

Un articolo del ‘Corriere della Sera‘ di oggi 10 settembre 2020, riprende il dossier pubblicato da ‘Tuttoscuola’ secondo cui il 59 per cento degli alunni ‘fragili’ si troverà di fronte a un docente mai visto prima. Tutto ciò ‘a dispetto della crescita spropositata degli insegnanti di sostegno saliti, coi precari, a 185 mila’. In 3 anni il ‘valzer’ delle cattedre di sostegno è passato dal 43 al 59 per cento.

Si sottolinea il fatto che il principio della continuità didattica abbia una valenza completamente diversa per gli alunni di una intera classe o per il singolo alunno con disabilità. Infatti, se per la classe la perdita della continuità si concretizza (raramente) nel ricambio totale di tutti gli insegnanti da un anno all’altro, per un alunno disabile la non conferma del docente di sostegno rappresenta la perdita totale della continuità.

I numeri del dossier di Tuttoscuola

L’autore del dossier, Sergio Govi, ha spiegato la drammaticità del problema: calcolando costi per 6 miliardi e 250 milioni di euro l’anno (44 miliardi spesi per i soli stipendi negli ultimi 10 anni), ‘i posti di sostegno sono passati dai 59 mila del 1997-98 ai 173 mila del 2019-20’ (fino agli 185 mila oggi previsti: il triplo dell’ondata iniziale) senza tener conto della centralità di quanti dovrebbero avere la precedenza, ovvero i disabili. Ma 73mila di questi (il 42%) sono precari.

‘Per questo anno scolastico – scrive Tuttoscuola – si può stimare che i docenti precari saliranno a 83 mila (45%). Quasi tutti saranno nominati in una scuola diversa da quella dell’anno precedente, per le regole di reclutamento.

‘Che senso ha licenziare per poi riassumere dopo 3 mesi così tanti docenti? La risposta è nota da tempo ed è dettata principalmente da ragioni di natura economica: si risparmiano due mesi di stipendio. Si parla di un aumento impressionante nella scuola secondaria superiore. Nel 1997/98 alle superiori c’era un alunno disabile ogni 180 (in buona sostanza uno ogni 7-8 classi). Nell’anno scolastico 2019/20, uno ogni 35 alunni. 

Un problema drammatico che deve essere affrontato al più presto, in via prioritaria, perché un alunno disabile, dopo aver sofferto l’isolamento per il Covid-19, non deve patire un nuovo choc per colpa di una situazione che, invece di migliorare, peggiora anno dopo anno. 

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