Riforma pensioni: ultime notizie aggiornate al 13 settembre

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Proseguono i lavori di Governo e sindacati per la Riforma pensioni 2021. Secondo le ultime notizie aggiornate al 13 settembre, oltre ad una maggiore flessibilità in uscita, torna al centro della discussione il Welfare con un focus su lavori gravosi, donne, giovani e lavoratori discontinui.

Riforma pensioni 2021: quali sono le ultime misure in cantiere

Nella prossima Legge di bilancio, riguardo la Riforma pensioni, si è più volte parlato di voler garantire maggiore flessibilità per l’entrata in pensione dei lavoratori.

Tuttavia, questo comporterebbe alcune penalizzazioni sull’assegno pensionistico, così da non gravare eccessivamente sulle casse dello Stato.

Inoltre, al momento, sembrano tornare alla ribalta temi importanti, quali il Welfare e il rafforzamento di alcune politiche a favore dei lavoratori.

Tra queste misure le principali rimangono:

  • Opzione donna, un meccanismo che consentirebbe l’entrata in pensione a 58 anni per le dipendenti e a 59 per le autonome, con almeno 35 anni di contributi;
  • Quota 100 invariata fino alla fine del 2021 con conseguente modifica a partire dal 1° gennaio 2022;
  • Ape sociale, pensione di cittadinanza e pensioni di invalidità invariate per tutto il 2021;
  • estendere la quattordicesima ai pensionati finora esclusi;
  • proposta dell’aumento della pensione minima a 780 Euro per tutti;
  • proposta di una pensione di garanzia.

Pensione di garanzia: di che cosa si tratta

Il 16 settembre, Governo e sindacati si riuniranno nuovamente per definire il nuovo sistema previdenziale, focalizzandosi su lavori gravosi, donne, giovani e lavoratori discontinui.

A tal proposito, il segretario confederale Cgil Roberto Ghiselli ha dichiarato che sarà proposta “una pensione contributiva di garanzia, che consideri anche i periodi in cui si è disoccupato e si fa formazione e valorizzi il part time”.

Si tratta della pensione di garanzia prevista all’interno della Riforma pensioni 2021, al fine di assicurare ai giovani con carriere discontinue una reale copertura previdenziale.

La pensione di garanzia è un tema già affrontato in passato dal Governo Gentiloni e dal Governo Renzi senza, però, mai trovare una realizzazione concreta.

In questi anni è, quindi, rimasta soltanto una bozza di proposta che, se dovesse essere attuata, permetterebbe ai lavoratori discontinui di accedere alla pensione in maniera più flessibile.

Ciò significa evitare il pensionamento di questa categoria di lavoratori ben oltre il compimento dei 70 anni di età, un problema oggi molto sentito, soprattutto dopo l’emergenza Coronavirus.

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