SScuola, ore decisive: vertice urgente Conte-Azzolina e capidelegazione
Scuola, ore decisive: vertice urgente Conte-Azzolina e capidelegazione

Elezioni regionali, i risultati della prima consultazione elettorale post pandemia hanno evidenziato un calo dei sostenitori del sovranismo e del populismo con un evidente rafforzamento del Partito democratico. Nicola Zingaretti ha fermato l’avanzata della Lega di Matteo Salvini mentre il Movimento 5 Stelle paga lo scotto delle candidature separate. Cosa accadrà ora, sul fronte politico?

Elezioni regionali, Conte rafforza l’alleanza con Zingaretti

Il premier Conte, intanto, ribadisce il patto siglato alla vigilia delle elezioni ovvero la sua volontà di andare avanti insieme al segretario PD. L’intenzione del Presidente del Consiglio sarebbe quella di non toccare la squadra di governo. In ogni caso, Conte non può far altro che ripetere a Zingaretti l’invito a entrare nell’esecutivo, anche come vicepremier: molto difficilmente, però, il governatore del Lazio accetterà l’idea, soprattutto perché sarebbe alquanto rischioso rompere gli equilibri precari di un governo messo a dura prova dal calo dei ‘grillini’ e di Italia Viva. 

Conte si tiene stretto Zingaretti, il segretario PD allontana il ‘rimpasto’ di governo

La parola d’ordine, quindi, dovrebbe essere ‘stabilizzazione’ e non certo ‘scossone’. Per Conte si tratta, comunque, di una vittoria, visto che si allontana la possibilità di un governo tecnico. Un ottimo risultato considerando le elezioni in tempi di Covid, soprattutto dopo la contrastata riapertura delle scuole con le mille problematiche da affrontare. Zingaretti stesso, nonostante l’importante vittoria e lo stop imposto a Salvini, ha subito allontanato l’ipotesi rimpasto: ‘Non cadiamo nel tranello del rimpasto, se si farà lo deciderà il premier, stiamo sui temi, dobbiamo spendere bene i miliardi del Recovery’.

Azzolina verso la riconferma ma sale la protesta per i concorsi

Dunque, anche la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che insieme al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, figurava tra i ministri maggiormente in bilico, dovrebbe restare, salvo sorprese, al proprio posto al dicastero di Viale Trastevere. Di certo i malumori nei confronti della ministra ‘grillina’ non accennano a placarsi, anzi: l’ultimo fronte di protesta (in ascesa) è quello relativo ai concorsi che, come confermato dalla stessa Azzolina, si svolgeranno entro il mese di ottobre. Si sta allargando sempre di più il fronte politico di chi chiede il rinvio delle prove concorsuali non solamente in considerazione dell’alto rischio Covid ma anche del fatto che, ormai, non si riuscirebbero a coprire le migliaia di cattedre vacanti di questo travagliatissimo inizio di anno scolastico 2020/21.