Professori senza cattedra annunciano sit-in ad Aosta, venerdì 9 ottobre

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato inviatoci dai ‘Professori senza cattedra’.

Sit-in ad Aosta, venerdì 9 ottobre

Venerdì 9 ottobre una rappresentanza di insegnanti precari valdostani si presenterà davanti a Palazzo regionale, in Piazza Deffeyes, dalle ore 15 alle 17, per un sit-in che ancora una volta ha lo scopo di sottolineare l’urgenza troppo a lungo ignorata delle criticità del sistema scolastico valdostano, soprattutto nell’attuale stato di emergenza, e della disponibilità ad aprire un tavolo di discussione per la loro risoluzione attraverso gli strumenti che l’autonomia valdostana permette. 

La scuola valdostana è oggi in innegabile affanno per la moltiplicazione di casi di Covid-19: siamo purtroppo solo agli inizi e in alcuni casi l’applicazione del protocollo della quarantena ha privato degli insegnanti anche classi non in isolamento perché, al di là dei proclami dei mesi scorsi, l’aumento di organico è stato pressoché nullo o irrilevante nelle scuole secondarie, quelle che sarebbero state prevedibilmente più toccate da una nuova ondata di contagi per via della maggiore vita sociale dei ragazzi fuori dalle mura scolastiche. 

In questo contesto, tra due settimane, parte il concorso straordinario che il Ministero ha bandito per gli insegnanti con almeno tre anni di servizio, un concorso che ha implicazioni ignorate dai più: 

questo concorso – unica modalità di accesso dopo anni di attesa – sarà precluso a tutti i precari in quarantena o anche solo in isolamento fiduciario perché nessuna data suppletiva è stata prevista: la selezione non avverrà quindi per merito, ma per resistenza del sistema immunitario; 

questo concorso costringe i precari a mettersi in aspettativa non retribuita per non correre il rischio di non potersi presentare all’unica occasione per uscire dal precariato cronico; 

questo concorso rischia di conseguenza di svuotare ancora di più le scuole di risorse essenziali in questo contesto. 

La Valle d’Aosta ha gli strumenti normativi non solo per affrancarsi dalle fallimentari manovre centrali, ma anche per elaborare un corso di formazione e reclutamento dei docenti più realistico nell’attuale stato di emergenza, meno dispendioso a livello organizzativo e più costruttivo per la professionalità degli insegnanti, a solo vantaggio della scuola valdostana.

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