Grazie all’Ape sociale anche insegnanti ed educatori possono accedere alla pensione anticipata con 63 anni di età e 36 di contributi. In che modo?
Ape sociale per insegnanti della scuola dell’infanzia
Prima ancora dei pensionamenti nel comparto scolastico attesi per il 2021, grazie all’Ape sociale alcuni insegnanti possono accedere fin da subito alla pensione.
L’Ape sociale (Anticipo Pensionistico Sociale) è una misura sperimentale che permette il prepensionamento ai cosiddetti lavoratori gravosi, purché siano in possesso di determinati requisiti:
- 63 anni di età ;
- essere disoccupati, invalidi, caregivers con 30 anni di contributi versati regolarmente;
- 36 anni di contributi per i lavoratori gravosi.
A questa categoria appartengono anche gli insegnanti della scuola dell’infanzia e gli educatori di asilo nido, poiché svolgono prestazioni assistenziali a tutti gli effetti.
Tuttavia, per insegnanti ed educatori non è sufficiente raggiungere i requisiti di età e di contributi sopraelencati per accedere all’Ape sociale.
Essi devono, inoltre, aver svolto il proprio ruolo in 6 degli ultimi 7 anni della carriera lavorativa o, in alternativa, in 7 degli ultimi 10.
Ad ogni modo, al di là dei requisiti stringenti, tale misura non comporta penalizzazioni dirette in base agli anni di anticipo o alle regole di calcolo della prestazione.
I lavoratori che intendono beneficiare dell’Ape sociale ricevono, infatti, l’esatta pensione spettante alla data di uscita dal mondo del lavoro, con 12 mensilità annue.
Ciò che, invece, non prevede la misura è la tredicesima ed eventuali assegni familiari o maggiorazioni sociali.
Quando richiedere la pensione Ape
Al momento, la scadenza dell’Ape sociale è prevista per il 31 dicembre 2020, tuttavia è molto probabile che la misura venga prorogata fino alla fine del 2021.
Pertanto, è possibile presentare la domanda per accedere al prepensionamento fin da subito, purché si posseggano tutti i requisiti richiesti dalla legge.
In particolare, chi ha presentato domanda nella prima parte dell’anno lo ha fatto entro il 31 marzo 2020.
Chi, invece, deve ancora farlo ha tempo fino al 30 novembre 2020.