Anief ritiene che, alla luce dei casi crescenti di contagio da Covid-19 nella scuola, sia giusto riconoscere al personale ATA e docente l’indennità di rischio biologico. La richiesta era già stata fatta precedentemente, per 300 euro al mese.
Rischio biologico, indennità per docenti e ATA
Pacifico, presidente Anief, spiega che un’indennità di rischio servirebbe a ripagare almeno in parte il personale della scuola docente e ATA, che ogni giorno rischia la propria salute mentre è al lavoro.
“Abbiamo calcolato che l’indennità si aggirerebbe sui 450 euro. Una somma che, tra l’altro, permetterebbe di innalzare gli stipendi assegnati ai nostri docenti e Ata, tra i più bassi dell’area Ocse ed europea. Pertanto, alla luce della complessità della professione docente, sarebbe anche da considerare strutturale e quindi permanente” spiega.
Perché assegnare l’indennità?
Considerando l’alto numero di alunni e docenti in quarantena da Covid-19 negli ultimi giorni, il sindacato Anief torna a chiedere un assegno. Già ne prendono uno simile medici e infermieri. Inizialmente da assegnare ai lavoratori fragili, e poi esteso agli altri.
“Adottarlo rappresenterebbe un segnale importante di attenzione verso una categoria che dagli ultimi governi ha ricevuto tagli da tutti in punti di vista, anche a livello di compensi“.
Parallelamente, aggiunge, deve essere prevista una finestra di uscita dal lavoro a 61-62 anni.