Covid-19, novità in arrivo anche per la scuola nel nuovo Dpcm del governo Conte, il cui testo ufficiale dovrebbe essere illustrato oggi dallo stesso premier (con entrata in vigore da domani, lunedì 26).
Scuola e nuovo Dpcm governo Conte, Azzolina costretta a concedere
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha dovuto fare delle concessioni alle Regioni per quanto riguarda la didattica a distanza nelle superiori: se una settimana fa si era opposta duramente all’ipotesi del 50 per cento di DAD, stavolta non ha potuto opporsi alla quota del 75 per cento per le scuole superiori. Anzi, le Regioni hanno fatto pressing sulla ministra per una chiusura totale della didattica in presenza per gli studenti over 14. In ogni caso, per primarie e scuole secondarie di primo grado si continuerà a fare regolarmente lezione nelle aule.
Didattica a distanza nelle superiori, il commento di ANP
Il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi di Roma e Lazio, Mario Rusconi, ha commentato: ‘Il decreto è d’emergenza ma come possiamo essere sicuri che la misura non venga poi prorogata? Le scuole non sono pronte: mancano le connessioni in intere aree del Paese, fuori dalle grandi città e soprattutto al Sud. Speriamo di non perdere un secondo anno scolastico’.Gli fa eco il presidente ANP, Antonello Giannelli: ‘Le soluzioni rigide non sono funzionali, i singoli istituti devono poter decidere perché le situazioni sono diverse da città a città e bisogna salvare i laboratori che devono essere in presenza’.Azzolina, dal canto suo, ha mostrato alle Regioni i dati che vedrebbero più o meno stabili i focolai nelle scuole (3,8 due settimane fa e 3,5 la scorsa settimana).
Stop ai concorsi ma quello straordinario va avanti
Se per gli studenti delle superiori la ministra non ha potuto opporre resistenza, Lucia Azzolina, salvo sorprese last minute, ha ottenuto l’ok per poter continuare il concorso straordinario riservato ai docenti con più di 3 annualità di servizio nelle superiori iniziato giovedì scorso: verranno sospese, invece, tutte le altre procedure e le abilitazioni alle professioni a meno che non siano su base curriculare o telematica. Una decisione che, se dovesse essere confermata nel testo ufficiale del nuovo Dpcm (ed è più che probabile), alimenterà notevolmente il fuoco delle polemiche divampato nelle scorse settimane.
AGGIORNAMENTO: Il premier Conte ha firmato il testo ufficiale del Dpcm, lo potrete trovare al seguente indirizzo