Didattica a distanza e pause, ecco come funziona
Didattica a distanza e pause, ecco come funziona

Mentre le scuole superiori si accingono ad organizzare la didattica a distanza per almeno il 75% delle attività, come prevede il decreto Conte, Anief fa una precisazione sulle pause.

Pause tra le ore in DAD: vanno fatte?

Ogni scuola, come previsto dal contratto appena sottoscritto, può muoversi come ritiene più opportuno sulla Didattica a Distanza, entro i limiti delineati dalle Linee guida e dal CCNI. A decidere è il Collegio docenti. Il contratto prevede che:

  • l’insegnante svolge l’orario di servizio completo (quello per cui è stato assunto) ma è possibile adottare una riduzione dell’unità oraria; questa può essere ridotta di 5 o 10 minuti, rendendola così inferiore ai 60 minuti.
  • E’ possibile introdurre pause adeguate per i docenti impegnati nella DDI, Per esempio, può essere prevista un’ora di stop ogni due di lezioni consecutive, nella stessa giornata.
  • E’ possibile stabilire un massimo numero di ore che ogni docente deve svolgere quotidianamente. Secondo Anief, non dovrebbe superare le 3 ore al giorno. 
  • Il personale docente è comunque tenuto al rispetto del proprio orario di servizio e alle prestazioni connesse all’esercizio della professione docente.
  • I docenti mantengono intatti i diritti sindacali, compresa la partecipazione alle assemblee sindacali durante l’orario di lavoro, sempre con modalità a distanza.
  • La rilevazione delle presenze durante la didattica digitale integrata è garantita dal registro elettronico.

La prossima richiesta di Anief sul bonus da 500 euro.