La situazione emergenziale in cui versiamo ha portato al ritorno della Didattica a distanza, anche se non ancora per tutti i gradi scolastici. E chi si ritrova neoimmesso in ruolo in pieno anno di prova si pone interrogativi riguardo i requisiti necessari ai fini del suo superamento, anche qualora non si possa svolgere la didattica in presenza.
Vediamo di seguito cosa e se è cambiato qualcosa in regime di Dad.
Superamento anno di prova
Possiamo innanzitutto riassumere schematicamente i principali requisiti necessari per superare l’anno di prova:
- 180 giorni di servizio effettivo, di cui almeno 120 giorni di attività didattiche;
- 50 ore di formazione (suddivise tra formazione online e in presenza)
Con riferimento ai 180 giorni di servizio, in essi vengono conteggiati:
- le domeniche e tutti i giorni festivi;
- le vacanze natalizie e pasquali;
- i giorni di interruzione dovuti ad elezioni politiche e amministrative;
- il periodo compreso tra il 1° settembre il giorno di inizio delle lezioni;
- il primo mese di astensione obbligatoria per maternità.
Ovviamente invece non sono da ricomprendersi nei 180 giorni i periodi di ferie e di congedo a qualunque titolo, le aspettative, le assenze per malattia e i permessi retribuiti e non.
Dad e 120 giorni di attività didattiche
Il superamento dell’anno di prova richiede 120 giorni di attività didattiche, in cui sono da includersi tutte le attività volte allo svolgimento dell’azione didattica, quindi anche collegi, consigli, colloqui e incontri formativi.
Va inclusa dunque, per ovvie ragioni, anche la Didattica a Distanza. E, come accaduto durante il periodo del lockdown dell’anno scorso, eventuali chiusure delle scuole o periodi di quarantena costituiranno una deroga nel computo dei giorni, non andando a penalizzare il superamento dell’anno di prova trattandosi di cause indipendenti da ciascun docente che vanno a sospendere le attività didattiche.
