Riceviamo e pubblichiamo comunicato pervenutoci dall’Ufficio Stampa dell’onorevole Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del Partito Comunista Italiano.
Assurde disposizioni nelle scuole che ostacolano la lotta al Covid, ora basta
Molti presidi, facendo leva sulla solita provocatoria nota ministeriale, stanno obbligando i docenti delle loro scuole a recarsi degli istituti, in assenza degli studenti e a tenere da aule scolastiche vuote le loro lezioni a distanza.
È un atto che va contro le norme sancite dalle leggi e dal contratto nazionale di lavoro ma è soprattutto un comportamento insensato e pericoloso. Se la ragione per cui le ordinanze regionali e lo stesso Dpcm limitano o escludono la didattica in presenza è quella di diminuire il numero delle persone in circolazione e la pressione sui mezzi di trasporto che senso ha obbligare un gran numero docenti (e discorso simile vale per il personale ATA) a uscire dalle proprie case per mettersi davanti ad un computer( che spesso funziona assai peggio di quello cui si dispone nella propria abitazione)?
Per un malinteso senso di ossequio burocratico o solo per arroganza si rischia di fare danni molto seri, senza che ciò in alcun modo rechi un qualche vantaggio agli studenti comunque costretti a casa.
Le scelte sulla scuola compiute a livello nazionale e regionale in questi mesi sono già assai discutibili, sarebbe consigliabile evitare che la situazione diventi del tutto illogica.
È urgente che il ministero della Sanità faccia sentire la sua voce, così come invitiamo le autorità che sul territorio hanno la responsabilità della salute e della sicurezza dei cittadini a intervenire presso i dirigenti scolastici, richiamandoli a quella responsabilità che in questa fase viene chiesta a tutti i cittadini.