Dpcm Conte in arrivo: verso possibili ‘zone rosse’ e nuove misure su spostamenti e scuola

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Covid-19, come già anticipato questa mattina è in arrivo un altro Dpcm da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Un decreto che dovrebbe essere firmato dal premier tra domani, lunedì 2 novembre, e dopodomani e che dovrebbe contenere nuove e più stringenti limitazioni per limitare la diffusione dei contagi di coronavirus. In ogni caso, sembra da escludere un lockdown generale, più probabili, invece, le chiusure locali: si parla di chiusure per due o tre settimane nelle aree dove i contagi aumentano di più.

Covid-19, nuovo Dpcm in arrivo: si lavora su misure nazionali e territoriali

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che, nelle prossime 48 ore, si metterà a punto ‘insieme il Dpcm su due orizzonti: misure nazionali e misure territoriali. Sul primo punto è vigente l’ultimo Dpcm. Possiamo anche alzare l’asticella nazionale su alcuni punti condivisi e su alcuni territori alziamo i livelli di intervento. In Europa la convivenza col virus senza misure restrittive non sta reggendo – ha dichiarato Speranza – Abbiamo una disponibilità di terapia intensiva maggiore di marzo e non abbiamo necessità di rincorrere materiali in giro per il mondo, ma dobbiamo oggi abbassare la curva dei contagi‘.

Possibili nuove ‘zone rosse’

Potrebbero essere istituite nuove zone rosse o, comunque, chiusure “mirate”. Tra le aree interessate a tali chiusure vi sarebbero le aree metropolitane di Milano, Napoli, Genova e Torino, una parte del Veneto e alcune regioni meridionali, come la Campania. Inoltre, durante la riunione odierna del Comitato tecnico scientifico, sarebbe emerso il suggerimento di chiusure provinciali laddove si ritenga necessario.
Gli esperti, in ogni caso, avrebbero sottolineato la necessità di attendere ancora qualche giorno per vedere quali potranno essere gli effetti dell’ultimo Dpcm, quello del 24 ottobre, oltre a ribadire la necessità di rivedere le modalità del trasporto pubblico.

Spostamenti e scuola

Non è da escludere, comunque, che si possa arrivare ad uno stop per quanto riguarda gli spostamenti fra le Regioni.
Per quanto riguarda la scuola, come anticipato nelle scorse ore, tra le opzioni sul tavolo ci sarebbe quella di garantire lezioni didattiche in presenza fino alla seconda media, con didattica a distanza a partire dalla terza media in su.
Alcune Regioni (le indiscrezioni parlano di Lombardia, Piemonte e Liguria) avrebbero avanzato la proposta di limitare gli spostamenti per gli over 70. Tra le altre ipotesi al vaglio del governo anche quella della chiusura nel weekend dei centri commerciali e un possibile anticipo sull’orario di ‘coprifuoco’, oltre allo stop agli sportelli per le scommesse nei bar e nelle tabaccherie.

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