Scuole ‘chiuse’, premier Conte verso DAD anche per la terza media

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Covid-19, la chiusura delle scuole potrebbe, presto, non riguardare più soltanto le scuole superiori ma anche le scuole medie. Secondo quanto riporta il ‘Corriere della Sera’ di oggi, domenica 1° novembre, il premier Giuseppe Conte sarebbe intenzionato a tenere a casa con la didattica a distanza anche gli studenti delle terze medie: per gli studenti delle scuole superiori, invece, sarebbe in arrivo la sospensione totale delle lezioni in presenza.

Scuole ‘chiuse’, premier Conte verso didattica a distanza anche per le terze medie

Per ora si tratta solo di un’ipotesi ma non è da escludere che possa essere già presa in considerazione nel nuovo DPCM che potrebbe essere firmato già domani, lunedì 2 novembre, o al massimo martedì. Una decisione che rappresenterebbe un altro duro colpo per la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che si sente sempre più isolata: ‘Chiudere le scuole rende il Paese più debole – ha scritto su Facebook – aumenta le diseguaglianze ed è sinonimo di abbandono scolastico’.

Il problema è che il sistema scolastico rischia di collassare. A preoccupare non sono tanto i numeri dei contagi, come ha spiegato venerdì il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, ma la gestione delle quarantene che si stanno moltiplicando anche nelle elementari e medie: le Asl sono in grande difficoltà nella gestione dei tamponi e delle diagnosi, le scuole non riescono a garantire una certa continuità delle lezioni.

Scuole chiuse? Villani categorico: ‘La scuola è l’ultima da chiudere’

Alberto Villani, presidente della società italiana di pediatria e membro del Comitato tecnico scientifico, ha dichiarato in un’intervista rilasciata oggi, 1° novembre, al ‘Corriere della Sera‘: ‘Solo se si decidesse di chiudere tutto la scuola dovrebbe essere sacrificata. Ma se si continuasse a procedere per gradi sarebbe l’ultima a dover piegarsi al lockdown. La scuola – aggiunge il professor Villani – non è fonte di casi positivi e focolai. I contagi non si sono sviluppati in classe ma nell’ambiente esterno. È il luogo più sicuro, qui le regole sono pienamente rispettate perché c’è chi è preposto a farle rispettare. E se anche un bambino con infezione da Sars-CoV-2 entra in aula è molto difficile che possa trasmettere il virus ai compagni dato che indossa la mascherina, è obbligato a lavare le mani e a stare distanziato’.

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