Covid-19, le “ulteriori misure di contenimento del contagio” nelle Regioni, o in parte di esse, che ricadono nello scenario di rischio 3 o nello scenario di rischio 4 entrano in vigore “con ordinanza adottata dal Ministro della salute d’intesa con il presidente della Regione interessata”, così si legge nella bozza provvisoria del Dpcm. La verifica del ministero della Salute dei presupposti che pongono una Regione nello scenario 3 (“elevata gravità e livello di rischio alto”) o nello scenario 4 (“massima gravità e livello di rischio alto”) avviene con “frequenza almeno settimanale”. Le ordinanze “sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni e comunque non oltre la data di efficacia del presente decreto”, si legge ancora nella bozza. Le misure saranno valide dal 5 novembre al 3 dicembre.
Bozza Dpcm: le novità per la scuola
Per quanto riguarda la scuola, si legge quanto segue nella bozza del nuovo Dpcm: ‘Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica (…) in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia richiesto l’uso di laboratori o sia necessaria in ragione della situazione di disabilità dei soggetti convolti e in caso di disturbi specifici di apprendimento e di altri bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata, in modo che sia garantita una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione”.
‘L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia – si legge ancora nella bozza del Dpcm – continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”.
Nella bozza del Dpcm DAD anche per seconda e terza media nelle zone rosse
La bozza del Dpcm prevede che, nelle zone rosse, anche per i ragazzi della seconda e terza media entri in vigore la didattica a distanza. ‘Ferma la possibilità di svolgimento in presenza dei servizi educativi per l’infanzia…e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza’. In tutte le altre zone il Dpcm conferma invece quanto annunciato dal premier Conte alla Camera: scuola in presenza per infanzia, elementari e medie e Dad per le superiori. Attendiamo il testo ufficiale del nuovo Dpcm per la conferma di quanto inserito nella bozza del nuovo provvedimento.