Conte in diretta alla Camera: comunicazioni sulla situazione politica

Covid-19, il nuovo Dpcm che sarà varato nelle prossime ore riguarderà anche e soprattutto quel documento del ministero della Salute, redatto nelle scorse settimane, riguardante i diversi scenari di rischio in relazione all’andamento della curva epidemiologica nel nostro Paese. 

Nuovo Dpcm, Conte: ‘tre aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive’

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ne ha parlato nel corso della sua informativa alla Camera dei Deputati, sottolineando come nel prossimo Dpcm saranno indicate ‘tre aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive’. Si tratterà di un meccanismo semi automatico in quanto l’inserimento di una Regione in una determinata fascia avverrà tramite un’ordinanza pubblicata dal ministero della Salute.
Le prime Regioni che potrebbero essere collocate nell’area di maggiore rischio potrebbero essere la Lombardia e il Piemonte, insieme alla Calabria.

Covid-19 e nuovo Dpcm: la definizione delle tre aree

Per la definizione delle tre aree, bisognerà considerare ‘l’indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell’occupazione dei posti letto negli ospedali’. La prima fascia, quella più a rischio, includerà le regioni che si trovano già nello scenario 4 menzionato nel rapporto ‘Prevenzione e risposta a Covid-19’, Nella seconda fascia, figureranno le Regioni ‘a rischio alto ma compatibili con lo scenario tre, con misure lievemente meno restrittive’. La terza fascia, invece, riguarderà ‘tutto il territorio nazionale per le restanti regioni’. 

L’indice di contagio Rt nelle diverse Regioni

L’indice di contagio Rt rappresenta indubbiamente uno dei punti di riferimento principali per la collocazione di una Regione nella fascia 1, 2 o 3: secondo l’ultimo monitoraggio effettuato dall’Istituto Superiore della Sanità, 13 Regioni hanno già oltrepassato la soglia più critica, quella di 1,5. Sono la Calabria (1,66), l’Emilia Romagna (1,63), il Friuli Venezia Giulia (1,5), il Lazio (1,51), la Liguria (1,54), il Molise (1,86), la Provincia di Bolzano (1,96), la Provincia di Trento (1,5), la Puglia (1,65), l’Umbria (1,67) e la Valle d’Aosta (1,89). Lombardia e Piemonte, invece, hanno già superato quota 2.