Lucia Azzolina: ‘Siamo riusciti a salvare l’anno scolastico’

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Nonostante il periodo critico, contrassegnato peraltro dal nuovo DPCM firmato da Giuseppe Conte che introduce ulteriori restrizioni nel territorio italiano, il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina riesce comunque a trovare qualche elemento positivo, segno di speranza tanto per il presente quanto per il futuro. L’esponente pentastellata è felice di come si sia riusciti a salvare l’anno scolastico nonostante la scuola non fosse pronta, a suo dire, per la didattica a distanza.

Lucia Azzolina: ‘Lavorare sulla prevenzione’

Lucia Azzolina ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate da Orizzonte Scuola, riguardanti l’Italia. A detta della ministra il nostro paese ‘deve imparare a lavorare non sull’Emergenza, ma sulla Prevenzione’. Lo ha affermato nel corso di un dibattito organizzato da Re Mind Filiera Immobiliare.

Il lavoro svolto dal MIUR

Lucia Azzolina ha proseguito: ‘Nonostante le mille difficoltà e incertezze di questo momento di crisi, siamo riusciti a salvare l’anno scolastico’. Sempre a detta della ministra, la scuola italiana non era ancora pronta alla DaD, finora unica alternativa valida (seppur molto discussa) alla didattica frontale. Azzolina ha spiegato che il MIUR ha proposto le pratiche migliori per rispondere ai bisogni di docenti e studenti.

Il lavoro prosegue

Lucia Azzolina ha spiegato come il lavoro su spazi e ambienti interni degli edifici scolastici stia proseguendo per una migliore efficienza. L’esponente pentastellata ha parlato della collaborazione con Re Mind Filiera Immobiliare volta alla conoscenza e all’applicazione delle migliori pratiche presenti a livello italiano e mondiale.

L’importanza dell’educazione civica secondo Lucia Azzolina

Lucia Azzolina si è detta in linea con il pensiero di Paolo Crisafi riguardo l’educazione civica come materia essenziale negli istituti scolastici precisando che ‘tale disciplina potrà aprirsi anche all’educazione all’affettività nei rapporti famigliari e sociali’. Al riguardo, tramite una lettera pubblicata sempre da Orizzonte Scuola, Anna Carbonaro aveva chiesto alla ministra di disporre il rinvio dell’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica, non perché non sia importante come materia (precisa Carbonaro) ma poiché oggi, con la pandemia in atto, la DaD e le complicazioni che ne derivano, è inverosimile pensare di poter realizzare concretamente un curricolo serio, che realizzi la ratio della legge’.

Nuovo DPCM: le scuole medie nelle zone rosse

Parlando di scuola, a partire dal nuovo DPCM, le seconde e le terze medie saranno chiuse soltanto nelle regioni a zona rossa e, di conseguenza, gli alunni continueranno a seguire le lezioni tramite DaD. Didattica frontale del tutto inesistente, invece, per le superiori con il nuovo status quo.

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