Scuole chiuse, scontro nel Governo: possibile stop totale?

Date:

Scuola e Covid-19, l’inarrestabile ascesa dei contagi pone degli interrogativi per quanto riguarda la regolare attività in presenza: dopo la decisione presa dal Governo di passare alla didattica a distanza nelle scuole superiori e, in parte, alle medie inferiori, non è da escludere la possibilità di arrivare alla chiusura totale delle scuole. 

Covid-19, scuole aperte o no? Conte e Azzolina difendono la scuola in presenza

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e il premier Conte continuano a sottolineare come in nessun’altra parte d’Europa le scuole si siano fermate. Come sottolinea il quotidiano ‘Repubblica’ di oggi, martedì 10 novembre, si potrebbe, però, arrivare ad uno scontro all’interno della maggioranza di Governo. Secondo l”ala rigorista’ dell’esecutivo, di fronte a un’escalation incontrollata dei contagi come quella che stiamo vivendo, bisognerebbe rivedere la questione relativa della ‘scuola aperta a tutti i costi’. Di questa opinione, sarebbero anche il ministro della Salute Roberto Speranza e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, da sempre sostenitore, all’interno del Partito democratico, della linea dura.

Braccio di ferro sulla scuola all’interno del Governo

All’interno dell’esecutivo si continuerebbe a cercare il non facile equilibrio fra la tutela della salute pubblica e il ‘normale’ diritto all’istruzione. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ieri ha disposto l’obbligo della mascherina in classe per tutti gli alunni dai 6 anni in su, ma questo provvedimento potrebbe non bastare frenare l’epidemia. Ecco perché, come sottolinea ‘Repubblica’, si assiste ad un braccio di ferro tra chi difende la scuola in presenza (in primis il premier Conte) e chi, invece, teme risvolti ancor più drammatici entro 15 giorni: ‘Se le attuali misure restrittive non raffredderanno la curva dei contagi entro 15 giorni, non si potrà che chiudere le scuole‘, questo l’appello lanciato al premier Conte da alcuni esponenti del Partito democratico.

Scuola, ecco l’attuale situazione

Attualmente le lezioni in presenza sono previste solo fino alla prima media nelle zone rosse (Piemonte, Lombardia, Calabria) e fino alla terza media nelle altre zone arancioni o gialle, con una sola eccezione, quella della Campania che, pur rimanendo ancora regione ‘gialla’ ha disposto la didattica a distanza nelle scuole di ogni ordine e grado: come vi abbiamo dato notizia ieri, sono stati respinti i ricorsi al Tar contro il provvedimento del governatore Vincenzo De Luca. In Puglia, l’Ordinanza firmata dal governatore Michele Emiliano è stata sospesa dal tribunale amministrativo. Ma il presidente della Regione pugliese prosegue nella linea dura: ‘Evitate di mandare i bambini a scuola in presenza – il suo appello ai cittadini regionali – Questo è più sicuro sia per i bambini che per la salute pubblica. Scegliete la Dad, e da casa, sia pure con tutti i limiti, cercate di fare il possibile, fino a quando i dati epidemiologici non scenderanno’.

Share post:

Newsletter

Ultime Notizie

Potrebbe interessarti
Potrebbe interessarti

Aggiornamento GPS 2022: cosa può fare chi è già inserito?

I docenti sono in attesa del via ufficiale all'aggiornamento...

Sostegno, assunzioni straordinarie: il Tar Lazio reintegra gli immessi con riserva

Con l'ordinanza n 2807 del 2 maggio 2022, il...

Bocciatura, arriva proposta per stopparla: quali ripercussioni?

La riforma della scuola del Ministro Bianchi, convertita nel...

Concorso ordinario, autodichiarazione dal 1° maggio: il nuovo modello

Il nuovo modello di autodichiarazione da presentare per accedere...