Covid-19, come curarlo a casa? La bozza del Protocollo del Ministero della Salute cambia direzione rispetto alle precedenti Linee Guida.
Covid, come curarlo a casa? Le nuove indicazioni del Ministero della Salute
Secondo le precedenti indicazioni, ha spiegato Silvestro Scotti, capo del sindacato Fimmg (Federazione Italiana Medici Medicina Generale), i pazienti affetti da coronavirus venivano trattati con paracetamolo, ibuprofene e vitamine, in prima battuta: se la febbre si protraeva, si passava agli antibiotici e al cortisone. Ora, invece, nella bozza del Protocollo del Ministero della Salute, si legge che per le cure a casa i medici devono usare ‘paracetamolo per i sintomi febbrili, gli antinfiammatori se il quadro clinico del paziente Covid inizia ad aggravarsi’ mentre il cortisone viene ‘consigliato solo in emergenza per evitare di aggredire il sistema immunitario’.
Non usare antibiotici
Le nuove Linee Guida, inoltre, raccomandano anche di ‘non usare alcun antireumatico e, soprattutto, antibiotici. L’eparina, invece, è consigliata per le persone che hanno difficoltà a muoversi’.
Le nuove indicazioni per i medici di famiglia sono state concordate da un gruppo di lavoro del ministero della Salute: l’obiettivo è quello di alleggerire la crescente pressione a cui sono sottoposti gli ospedali. Silvestro Scotti, comunque, precisa che ‘se sopraggiunge la dispnea e la saturimetria scende troppo, noi indichiamo il ricovero in ospedale’.
Saturimetro con il termometro
In ogni caso, come riporta il ‘Corriere della Sera’ di oggi, sabato 14 novembre 2020, la prima regola è quella di non prendere iniziative autonome e di seguire le indicazioni del medico curante.
Il paracetamolo va preso quando la febbre supera i 38,5, in caso di mal di testa e dolori muscolari anche se i tre sintomi si presentano isolatamente. Il saturimetro viene considerato uno strumento molto importante, da tenere in casa assieme al termometro: serve a monitorare la funzione respiratoria, ovvero a misurare la saturazione di ossigeno. Applicato al dito, deve restituire valori normali (intorno al 96-98%).
Per quanto riguarda il cortisone, come detto sopra, la raccomandazione è quella di non usarlo se non c’è una reale necessità in quanto può favorire la replicazione del virus.
L’eparina può essere usata a casa in basse dosi, come elemento di prevenzione dei fenomeni trombo-embolici, prevalentemente per chi è costretto a stare a letto.