Covid-19, aggiornamenti in diretta e bollettino ufficiale Italia di oggi, lunedì 16 novembre 2020, con i dati in arrivo dal Ministero della Salute. Seguiteci per ricevere le notizie in tempo reale.
Bollettino ufficiale Coronavirus Italia di oggi 16 novembre
Sono 27.354 i nuovi casi positivi nelle ultime 24 ore su 152.663 tamponi analizzati. Sono 489 le persone in più ricoverate in ospedale nelle ultime 24 ore. Per quanto riguarda le terapie intensive, si registra un incremento di 70 unità. Il numero dei decessi è 504 rispetto ai 546 di ieri, per un totale di 45.773 vittime dall’inizio della pandemia. Diminuiscono i nuovi casi di positivi in Italia nelle ultime 24 ore: 27.354 (ieri 33.979) a fronte però di una riduzione di tamponi: 152.663, rispetto ai 195.275 di ieri.
Covid Sardegna
Ore 16:55 – Si registrano 411 nuovi casi di Covid, con 6 decessi. Salgono a 15.594 i casi di positività complessivamente accertati, i decessi, in totale, sono 328. Sono stati eseguiti in tutto 323.605 tamponi con un incremento di 2.350 test.
Covid Emilia Romagna
Ore 16:45 – Sono 2.547 i casi positivi al Coronavirus in più nella regione (su un totale di 14.442 tamponi fatti nelle ultime 24 ore). Si registrano 23 nuovi decessi, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 247 (+1), 2.393 quelli in altri reparti Covid (+108).
Valle d’Aosta verso chiusura delle scuole
Ore 16:14 – Domani, sul tavolo della Giunta della Valle d’Aosta, arriverà la proposta di chiusura delle scuole. La regione dove si registra la più alta incidenza di contagi da coronavirus rispetto alla popolazione, si trova in zona rossa dal 6 novembre. Dopo una serie di incontri con i dirigenti scolastici e i sindacati, domani si prenderà una decisione.
Sono 99 i casi positivi con 5 decessi nelle ultime 24 ore in Val d’Aosta. I tamponi effettuati sino ad oggi sono 589, per un totale di 50.819. I guariti sono 2826, di cui 125 registrati nelle ultime 24 ore.
Covid Puglia
Ore 15:45 – Sono 1.044 i casi positivi riscontrati oggi nella Regione a fronte di 4.425 tamponi effettuati. Si registrano, purtroppo, 36 decessi.
Domani conferenza straordinaria Regioni
Ore 15.30 – Il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, ha convocato una seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per domani martedì 17 novembre 2020, alle ore 10.30.
Zampa: ‘Avanti con le tre fasce in Italia, niente lockdown’
Ore 14.45 – Niente lockdown totale come in Austria, ma secondo la sottosegretaria al Ministero della Saluta, Sandra Zampa bisogna continuare con il modello ‘delle tre fasce, rossa, arancione e gialla”. Lo ha ribadito al noto portale Affaritaliani.it. Obiettivo del Governo, inoltre, è quello di tenere aperte le scuole.
Basilicata
Ore 14:00 – Solo 132 i nuovi contagi nelle ultime 24 ore in Basilicata, a fronte però di soli 836 tamponi processati. Sono 18 le persone guarite, 6 i decessi. Praticamente immutato il numero di ricoverati negli ospedali (167), di cui 27 nei reparti di terapia intensiva di Potenza e Matera.
Veneto
Ore 13:00 – Il numero dei positivi al coronavirus in Veneto ha superato quota 100mila: dall’inizio della pandemia, per l’esattezza, i casi positivi risultano 102.842, con un aumento di 1.966 casi nelle ultime 24 ore. Rallenta la crescita dei ricoverati (+48 da ieri, 2.094 in totale) e delle terapia intensive (+12, 265 in totale). Sono 22, purtroppo, i decessi nelle ultime 24 ore, 2867 in totale.
Arcuri: ‘Al momento non c’è pressione in terapia intensiva’
Ore 12:10 – Il commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha dichiarato che ‘non c’è pressione’ attualmente sulle terapie intensive: “Al picco abbiamo avuto nel nostro Paese circa 7 mila pazienti in rianimazione, duemila di più della totale capienza dei reparti. Oggi abbiamo circa 10 mila posti di terapia intensiva e arriveremo a 11.300 nel prossimo mese. Attualmente ci sono circa 3.300 ricoverati per Covid in terapia intensiva quindi la pressione su questi reparti non c’è’.
Ranieri Guerra: ‘Covid non scompare con le festività’
Ore 11:30 – Il direttore aggiunto dell’Oms, Ranieri Guerra, ha dichiarato a SkyTG24: ‘Questo non è un virus che scompare con le festività, non rispetta le domeniche, i pranzi o le cene in famiglia. Nel momento in cui vedremo, come mi auguro, una diminuzione anche sostanziosa della curva di contagio, quello sarà il momento della massima cautela perché non si vada verso una terza ondata a gennaio o febbraio’.
Lopalco: epidemia di Covid-19 sta crescendo ad un ritmo superiore a quello dell’influenza
Ore 11:00 – L’epidemiologo Pierluigi Lopalco ha scritto su Facebook: ‘Ascolto con sconcerto parole di rassicurazione ed ottimismo intorno al fatto che la velocità del contagio ‘stia rallentando’. Il problema è che, se tutti lo ripetono, la gente alla fine ci crede. Molte regioni italiane nelle ultime settimane hanno effettivamente fatto registrare valori di Rt stabili o addirittura in diminuzione. Cosa vuol dire? Che siamo fuori dal tunnel? Rt, se vogliamo utilizzare una metafora automobilistica, ci dice quanto una macchina stia accelerando. Ovvero di quanto la sua velocità aumenta ogni secondo. Se una macchina viaggia a 300 Km/h, anche se va a velocità costante e non accelera, se impatta contro un muro si fa male o no? Voglio dire: se la curva epidemica ha raggiunto dimensioni critiche, il numero di nuovi casi giornalieri non solo continuerà ad essere alto, ma in presenza di un Rt superiore ad 1 continuerà perfino a crescere. Rt pari a 1,5 significa che ogni 2 casi nel giro di un periodo di incubazione se ne creano 3. In questo momento, dunque, la epidemia di Covid-19 sta crescendo ad un ritmo superiore a quello dell’influenza. Con la differenza che l’influenza non necessita di tanti posti letto e terapie intensive”.
Guardian: ‘Possibili danni a vari organi interni dopo sintomi persistenti Covid’
Ore 10:30 – Il giornale ‘The Guardian’ ha riportato i dati di uno studio condotto nel Regno Unito sulla base di dati raccolti da circa 500 pazienti a ‘basso rischio’: quattro mesi dopo la prima infezione, le persone affette dal Covid-19 con sintomi persistenti possono presentare dei danni a vari organi interni. Trattasi di una conseguenza della malattia che non colpisce solo i soggetti a rischio, ma anche i giovani che in passato hanno sempre goduto di buone condizioni di salute.