Coronavirus, nuovi segnali incoraggianti dagli ultimi dati relativi ai contagi anche se non si possono certamente fare proclami. Quando ci sarà il picco dell’epidemia? Il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un’intervista rilasciata a ‘La Stampa’, oggi lunedì 16 novembre 2020, ha sottolineato che ‘è ancora presto per dirlo, ma ci sono ragioni per credere che le ultime misure che abbiamo adottato comincino a dare qualche risultato’.Â
Covid, Speranza: ‘Picco dell’epidemia? Saranno decisivi i prossimi 7-10 giorni’
Secondo il ministro Speranza, saranno decisivi i ‘prossimi 7-10 giorni. Se ci stabilizziamo su questi livelli anche la settimana prossima, abbiamo fondate ragioni per ritenere che siamo arrivati al plateau. Io resto molto prudente, ma i nostri esperti del Comitato tecnico scientifico ci dicono che la curva dei contagi si va stabilizzando. Le criticità ci sono tutte e mi sono ben evidenti – ha dichiarato il ministro – se guardiamo ai numeri, ci accorgiamo che i nuovi casi di coronavirus registrati nello scorso weekend sono gli stessi di quest’ultimo sabato e domenica’.
Roberto Battiston parla di probabile picco dell’epidemia il 27 novembre
Secondo Roberto Battiston, fisico dell’Università di Trento ed ex presidente dell’Agenzia spaziale italiana, il picco dell’epidemia dovrebbe arrivare tra una decina di giorni. “Il tasso di crescita – ha spiegato il fisico a ‘Repubblica’ – ci dice la pendenza della curva degli infetti, è il parametro più sensibile per registrare i cambiamenti della pandemia: se il tasso di crescita è positivo gli infetti aumentano, se è pari a zero gli infetti sono stazionari, se è negativo gli infetti diminuiscono. A febbraio scorso c’erano pochissimi contagi, ma le persone infette avevano comportamenti normali, senza alcun distanziamento sociale. E infatti il tasso di crescita era addirittura fuori scala, oltre il valore 0,20. Il tasso di crescita superiore a zero e in salita si traduce in un aumento degli infetti sempre più veloce. Ma gli ultimi dati – continua Battiston – segnano finalmente una inversione di tendenza. Il tasso di crescita è ancora positivo ma sta puntando verso il basso, questo significa che i contagi continuano ad aumentare ma lo fanno ormai spompati, con una velocità via via ridotta. Di questo passo – conclude il fisico dell’Università di Trento – il tasso di crescita diverrà negativo il 27 novembre. E quel giorno ci potrebbe essere il picco di infetti attivi con circa 827mila casi”.