Ancodis: ‘Legge di bilancio e rinnovo contrattuale per la scuola del futuro’

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato inviatoci da A.N.Co.Di.S. (Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici).

Legge di bilancio e rinnovo contrattuale per la scuola del futuro 

E’ in dirittura d’arrivo l’esame della legge di bilancio per il 2021 in Commissione Bilancio della Camera e da parte di Ancodis è prestata ovvia attenzione agli articoli che interessano la scuola italiana. 

Tra le misure previste troviamo il piano pluriennale per l’assunzione in organico di diritto di 25000 docenti di sostegno che si accompagna al piano per la formazione sui temi dell’inclusione unitamente all’acquisto di ausili didattici, l’assunzione di 1000 docenti di potenziamento per rispondere alle carenze di organico nella scuola dell’infanzia, la stabilizzazione degli Assistenti tecnici nella scuola del primo ciclo e dei collaboratori scolastici ex LSU. 

Dal punto di vista infrastrutturale è posta l’attenzione per l’ammodernamento degli edifici, per il potenziamento della digitalizzazione delle scuole (implementata l’attività degli animatori digitali e dei team digitali), per il sistema dei trasporti urbani ed extraurbani che – in questa emergenza pandemica – si è rivelato uno degli anelli deboli. 

Viene, infine, incrementato il fondo per la formazione e l’apprendistato e “riesumata” e speriamo semplificata la 440, una legge che dà meritata attenzione all’arricchimento ed ampliamento dell’offerta formativa. 

Sembra continuare quella nuova visione che, a partire da quanto fatto per rispondere all’emergenza sanitaria, mette in campo un significativo investimento in risorse umane e in beni materiali di cui la scuola ha certamente un gran bisogno a partire dall’attenzione al sistema di istruzione 0-6. 

ANCODIS apprezza l’inversione di rotta del governo e del Ministero e condivide l’importanza di INVESTIRE in istruzione e cultura dopo un ventennio di tagli lineari di risorse che hanno profondamente inciso sulla qualità del sistema scolastico italiano. 

Occorre riconoscere che siamo entrati nella strada giusta ed auspichiamo l’inizio di un processo davvero irreversibile. 

Suscita “ovvio interesse” anche l’attenzione alle risorse per il rinnovo contrattuale con la previsione di incrementarne gli attuali stipendi. 

Ancodis pone alle forze politiche, alle OO.SS., alle Associazioni di categoria una domanda: con queste scelte politiche siamo prossimi alla scuola moderna e più europea o se – nonostante questi importanti investimenti – restiamo ancorati alla visione della scuola della fine 900? 

Perché investire in risorse umane e materiali non è sufficiente se poi si lascia invariato il modello scolastico: occorre anche dare la meritata attenzione al suo funzionamento organizzativo e didattico dal quale deriva la qualità dell’offerta formativa e l’azione che quotidianamente si mette in campo nelle autonome istituzioni scolastiche. 

Autonomia, offerta formativa e governance scolastica devono integrarsi in una visione unitaria nella quale tra il Dirigente scolastico ed il corpo docente si riconosca l’esistenza insostituibile delle figure intermedie (Middle management scolastico) che devono finalmente godere di una identità giuridica e contrattuale incardinata in una vera carriera professionale. 

Nessuno – oggi più che mai – può disconoscere che la moderna governance scolastica è la conditio sine qua non per la qualità dell’offerta formativa e per l’efficienza nelle attività didattiche e nei servizi ad alunni e famiglie. 

Ancodis non finirà mai di affermarlo: l’organizzazione gestionale e didattica sta alla base del buon funzionamento ed i DS – senza l’apporto e la professionalità dei loro Collaboratori e delle figure di sistema oggi “strutturate” in tutte le comunità scolastiche – non possono guidare e gestire un sistema che in questi ultimi anni è divenuto sempre più complesso e gravato di numerose incombenze che vanno dalla didattica alla sicurezza, compresa quella covidiana. 

Riteniamo ormai ineludibile il tema del riconoscimento delle nostre professionalità quotidianamente al servizio – ma giuridicamente e contrattualmente non vale – delle comunità scolastiche! 

Se si guarda alla scuola italiana dei prossimi anni, non si può più escludere dagli obiettivi una innovazione legislativa che porti al riconoscimento giuridico dei Collaboratori dei DS e delle figure di sistema e ad un nuovo modello contrattuale nel quale trovi spazio l’area del middle management scolastico. 

La seconda proposta riguarda la sostituzione del Dirigente Scolastico: in caso di assenza e/o impedimento del Dirigente Scolastico non è prevista dall’ordinamento scolastico una figura istituzionale che eserciti le funzioni! 

Le ragioni di una innovazione legislativa che copra questo “vulnus” nella gestione delle I.S. autonome ci sembra indiscutibile: il riconoscimento di diritto di chi può sostituire – entro certi limiti – il DS (per esempio l’Assistant principal anglosassone) ed il distaccamento ex lege dalle attività didattiche è ormai una necessità in tutte le scuole a partire in particolare da quelle in reggenza. 

Ed il tema della modalità di accesso, della permanenza nel nuovo status, della valorizzazione nella carriera professionale, del riconoscimento nelle prove concorsuali compreso quello per l’area dirigenziale, deve essere aperto senza posizioni ideologiche o pregiudizi di categoria. 

La terza, infine, riguarda un tema più generale: è il tempo di un patto generazionale e professionale tra tutte le componenti impegnate alla costruzione di un sistema scolastico che – fondato sulla storica ed indiscussa tradizione – si apra a quelle innovazioni culturali e contrattuali capaci di integrare nuovi modelli didattici e moderne azioni organizzative mettendo sempre al centro i bisogni formativi delle nuove generazioni ma andando oltre le arcaiche norme giuridiche e superati schemi contrattuali. 

Chi oggi guida il Paese, chi ha la responsabilità di indicare una direzione, chi deve sedere al tavolo del confronto, chi deve rinunciare magari ad antichi privilegi, chi ha a cuore la scuola dei nostri figli, assuma la necessaria responsabilità e faccia un passo avanti. 

I Collaboratori dei Dirigenti scolastici e le figure di sistema della scuola sono pronti a dare un contributo fondato sulla forza dell’esperienza e della professionalità acquisita sul campo.

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