Pensioni lavori gravosi: quali agevolazioni nel 2021?

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Dopo la conferma dell’Ape sociale ancora per un anno, sono in arrivo importanti novità anche sul tema pensioni lavori gravosi. Cosa cambierà nel 2021? Quali saranno i canali di uscita agevolati destinati ai lavoratori gravosi?

Quali sono i canali agevolati per le pensioni lavori gravosi?

Con la proroga di un altro anno dell’Ape sociale, per i lavori gravosi sarà possibile nel 2021 accedere alla pensione attraverso tre diversi canali agevolati:

  • Quota 41;
  • Ape sociale;
  • pensione di vecchiaia anticipata.

Quota 41

Quota 41 è una misura destinata ai lavoratori gravosi che permette di uscire dal mondo del lavoro a qualunque età, ma con 41 anni di contributi, di cui almeno uno versato prima dei 19 anni.

Per poter accedere a questa misura è, inoltre, necessario che l’attività gravosa sia stata svolta per 7 degli ultimi 10 anni di lavoro o per 6 degli ultimi 7.

Si ricorda, infine, che Quota 41, oltre ad essere destinata a coloro che svolgono mansioni gravose, è pensata anche per i lavoratori precoci.

Ape sociale

All’interno della nuova legge di bilancio, il Governo ha confermato la proroga di un anno dell’Anticipo pensionistico sociale o Ape sociale.

I lavoratori gravosi potranno, quindi, usufruire di questa misura ancora fino al 31 dicembre 2021.

L’Ape sociale, di fatto, è un meccanismo assistenziale a favore di lavoratori e soggetti in particolari condizioni di disagio, compresi i lavori gravosi.

Per poter accedere all’anticipo pensionistico, i lavoratori che svolgono mansioni pesanti e logoranti devono avere:

  • 63 anni di età;
  • 36 anni di contributi versati.

Per le lavoratrici appartenenti a tale categoria vi è, poi, un ulteriore beneficio: lo sconto di 12 mesi per ogni figlio avuto, fino ad un massimo di 2 anni di abbuono per il requisito contributivo previsto.

Pensione di vecchiaia anticipata

Per i lavori gravosi esiste, infine, una terza strada per la pensione: l’abbuono di 5 mesi sull’età pensionabile della pensione di vecchiaia.  

Ciò significa che questi lavoratori possono uscire dal mondo del lavoro con la pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi di età, purché siano stati versati 30 anni di contributi.

Pensioni lavori gravosi: le altre misure

Ovviamente, tutte e tre le strade fin qui analizzate sono da considerarsi canali di uscita agevolati.

Infatti, oltre a queste modalità, per i lavoratori gravosi continueranno ad essere in vigore anche tutte le altre misure strutturali del sistema previdenziale.

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