Scuola di domenica, bufera sulla ministra De Micheli

Scuola anche di domenica, la proposta ‘choc’ della ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, ha suscitato un’ondata di polemiche. In un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Repubblica‘, la ministra ha suggerito questa ipotesi oltre ad altre possibili soluzioni riguardanti la problematica dei trasporti. 

Scuola anche di domenica, la proposta della ministra De Micheli

‘A scuola anche di sabato e domenica. Scuole riaperte solo quando ci saranno le condizioni’, questo, in sintesi, il pensiero della ministra che spiega: ‘Dobbiamo spalmare l’entrata e l’uscita degli studenti sulle prime dodici ore della giornata, dalle 8 alle 20. Lo dicono le aziende di trasporto – ha dichiarato la ministra De Micheli a ‘Repubblica’ – È inutile inviare cinque bus ogni cinque minuti tra le 7 e le 7,25 se l’orario di ingresso per tutti è quello delle 8. Gli studenti si ammassano sulle ultime due corse, le 7,20 e le 7,25. Per arrivare a scuola dieci minuti prima della campanella, non mezz’ora prima.’

De Micheli bocciata, la scuola (e non solo) reagisce duramente all’ipotesi ‘apertura di domenica’

Una proposta che ha scatenato l’immediata reazione del mondo della scuola. Il presidente di ANP (Associazione Nazionale Presidi) Antonello Giannelli ha dichiarato: ‘È impossibile immaginare di fare turnazioni in queste condizioni. Mancano docenti e cattedre, come si fa ad allungare l’orario?’. Gli fa eco la Uil scuola, aggiungendo: ‘Serve, piuttosto, un allungamento dell’anno verso le prime settimane di luglio per recuperare il tempo perduto’ mentre la Flc Cgil si chiede: ‘Perché non c’è un punto di coordinamento nel governo?’. Le parole di Maddalena Gissi, segretaria Cisl Scuola: “Non ci scandalizziamo: di proposte strane ne abbiamo sentite tante Se qualcuno vuole fare delle proposte ci convochi, ne discutiamo al tavolo contrattuale, si individuino le risorse economiche e umane che mancano a tutt’oggi anche per le supplenze e i modelli organizzativi; poi discutiamo. Diversamente risulta l’ennesima provocazione che ha come unico effetto quello di demotivare chi l’attività didattica la sta svolgendo comunque e a qualunque costo per il bene dei ragazzi. È una provocazione per continuare a rimandare sulla scuola responsabilità che purtroppo non sono della scuola che lavora”.

Il dissenso nei confronti della ministra De Micheli arriva persino dai suoi ‘colleghi’ di governo. Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha sottolineato come ‘in un momento come questo è del tutto inopportuno pensare di tenere aperte le scuole anche la domenica. Le famiglie stanno già sopportando sacrifici enormi, sarebbe fuori luogo mandare gli studenti fra i banchi in un giorno festivo’.