Contagi a scuola, in arrivo il protocollo unico
Contagi a scuola, in arrivo il protocollo unico

Riapertura scuole, continua il dibattito in merito al rientro in classe in sicurezza per le scuole superiori. La segretaria generale di Snals-Confsal, Elvira Serafini, ha sottolineato, in una nota informativa, come la questione delle attività didattiche in presenza sia particolarmente complessa e necessiti di analisi adeguate e calate nelle singole realtà delle istituzioni scolastiche.

Riapertura scuole, Snals-Confsal: ‘Docenti come i medici, esposti a un alto rischio contagio’

Se da una parte si riconosce che ‘fare scuola in presenza’ rappresenti una priorità per tutti, dall’altra appare evidente che non basta distribuire una mascherina chirurgica e installare dispenser di gel disinfettante per tutelare quanti gravitano nella scuola, dagli alunni ai docenti, dal personale amministrativo ai collaboratori.

La differenza tra docenti e medici

Secondo la segretaria generale di Snals-Confsal, occorre considerare che i docenti, come i medici, sono esposti ad un alto rischio di contagio ma con una differenza: ‘mentre i medici hanno protocolli di sicurezza elevatissimi, indossano tute, mascherine e visiere – afferma Elvira Serafini – i docenti hanno in dotazione esclusivamente una mascherina chirurgica. Eppure in una classe ci sono mediamente dalle 25 alle 30 persone, tra alunni, docenti di base e docenti di sostegno. Si resta lì per almeno 4/5 ore al giorno e le sole mascherine chirurgiche risultano poco efficaci in una situazione simile. A tale riguardo sarebbe opportuno, per contenere il rischio di contagio, soprattutto tra le categorie con maggiori probabilità di riportare conseguenze gravi nel contrarre il coronavirus, prevedere per i docenti e per il personale scolastico l’utilizzo di mascherine FFP2/FFP3.’