Pensioni 2021 a confronto: quali sono le principali differenze tra lavoro gravoso e lavoro usurante? Per saperne di più, ecco tutte le modalità di uscita agevolata per queste due diverse categorie.
Pensioni 2021 a confronto: chi sono i lavoratori gravosi?
Prima di elencare quali sono le misure agevolate per il pensionamento dei lavoratori gravosi e di quelli usuranti, è bene fare chiarezza su chi appartiene a ciascuna categoria.
Fanno parte dei lavori gravosi:
- gli operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia, della manutenzione degli edifici;
- i conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- i conciatori di pelle;
- chi conduce convogli ferroviari e personale viaggiante;
- i conduttori di camion e mezzi pesanti;
- il personale sanitario che lavora su turni;
- gli assistenti personali che si occupano di persone non autosufficienti;
- gli insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
- i facchini e mansioni simili;
- chi si occupa di servizi di pulizia;
- gli operatori ecologici e similari;
- gli operai dell’agricoltura, zootecnia e pesca;
- i pescatori;
- i siderurgici di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro;
- i marittimi.
Lavoratori usuranti
Per lavoratori usuranti si intendono coloro che svolgono determinate attività e chi presta servizio notturno.
Ecco le attività considerate usuranti:
- lavori in galleria, cava o miniera;
- lavori in cassoni ad aria compressa;
- palombari;
- attività svolte ad alte temperature;
- lavorazione del vetro cavo;
- lavori svolti in spazi ristretti;
- lavori di eliminazione dell’amianto.
Pensioni a confronto
Per i lavoratori gravosi le opzioni per l’uscita agevolata dal mondo del lavoro sono essenzialmente due: l’Ape sociale e Quota 41.
Nel primo caso servono 63 anni di età e 36 di contributi; nel secondo sono necessari 41 anni di contributi, purché si tratti anche di lavoratori precoci.
I lavoratori usuranti, invece, possono andare in pensione anticipata con Quota 97. In particolare, per i dipendenti la somma di età e contributi deve dare 97,6; per gli autonomi 98,6.
Qualora essi siano anche precoci possono inoltre accedere a Quota 41. A questo proposito potrebbero addirittura arrivare delle novità: l’estensione della misura a tutti gli usuranti e i notturni.