Poche ore fa il senatore Mario Pittoni, responsabile scuola della Lega e vice presidente della Commissione Cultura a palazzo Madama, attraverso la sua pagina Facebook è intervenuto sul tema dei contagi a scuola, sottolineando come l’attenzione non debba tanto essere concentrata sulla data di riapertura quanto sulle opportune misure da adottare per evitare futuri aumenti dei contagi e conseguenti future chiusure.
Il problema dell’aerazione delle aule
Di seguito le dichiarazioni di Pittoni:
“L’analisi di Livio Fenga, statistico dell’Istat, quantifica in 225.815 casi l’impatto del Covid-19 sull’apertura delle scuole lo scorso settembre in Italia.
Nel governo si discute di ripresa delle lezioni in presenza preoccupandosi dell’effetto mediatico di una data rispetto a un’altra. Nessuno che pensi ai progetti e agli investimenti necessari per garantire la pulizia dell’aria (la Germania ha annunciato investimenti per 500 milioni di euro) onde evitare ulteriori chiusure.
Il ministro Azzolina, con un post su Facebook e la solita faccia tosta, esprime entusiasmo per la quasi conclusione della consegna dei banchi (a dicembre!) e continua a ignorare quello che, insieme ai trasporti, è il problema principale: il ricambio dell’aria a scuola. Questione su cui Azzolina ha dato il primo segno di vita solo ad agosto, in seguito a indicazioni verbalizzate dal Comitato tecnico scientifico, chiarendo “la necessità di assicurare l’aerazione”.
Ma i tecnici avvertono che la semplice apertura delle finestre – unica operazione prevista al momento – è insufficiente. E gli interventi necessari si sarebbero dovuti affrontare “qualche mese fa, prima dell’arrivo dell’inverno. Non è possibile realizzarli in poche settimane” ha spiegato Filippo Busato, presidente di Aicarr (Associazione italiana condizionamento dell’aria, riscaldamento e refrigerazione)”.
Un problema, dunque, che richiede una seria valutazione da parte del MI.