Scuola d’estate, le dichiarazioni della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, a proposito di un possibile allungamento delle lezioni per l’anno scolastico 2020/2021, ha suscitato un’ondata di polemiche. I docenti, soprattutto, si chiedono quale ‘tempo perso’ debba essere recuperato considerando la didattica a distanza svolta nelle ultime settimane.
A scuola d’estate? Anief: ‘Non esiste, sarebbe rinnegare il lavoro fatto a distanza’
‘Orizzonte scuola‘ ha sentito, a questo proposito, il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, il quale ha sottolineato che ‘non si sta giocando’ dal momento che si sta cercando di garantire il diritto allo studio seppur nei limiti di lezioni non effettuate in presenza.
‘La ministra Azzolina parla di allungamento calendario scolastico? Non esiste – ha dichiarato Marcello Pacifico a ‘Orizzonte Scuola’ – Sarebbe rinnegare il lavoro fatto a distanza. O si interrompono le lezioni in presenza o a distanza oppure ogni altra soluzione renderebbe vano il grande lavoro portato avanti da migliaia di insegnanti.’
Secondo il presidente Anief, inoltre, il rientro in classe dal prossimo 7 gennaio si può attuare solamente se aumentano classi e plessi e incrementano organici per aprire in sicurezza’ e ‘se tra trasporti e presidi si crei raccordo per orari apertura scuole e decongestione con i lavoratori’.