Pensioni in contanti, pagamenti rinviati in Posta: ecco cosa è successo

Date:

Dopo le lunghe code in Posta per il ritiro della mensilità di dicembre, sul fronte pensioni in contanti scoppia un nuovo caso. Quello dei pagamenti rinviati per mancanza di liquidità. Ecco cosa è successo.

Il fatto

Nonostante al giorno d’oggi siano moltissimi gli anziani che ricevono la pensione direttamente sul conto corrente, alcuni ancora preferiscono optare per il ritiro in contanti alla Posta.

Non è, quindi, strano vedere lunghe code di pensionati davanti agli uffici postali, in attesa del proprio turno, magari fin dalla mattina presto. Il motivo? La paura che possano terminare i soldi disponibili presso l’ufficio di riferimento.

Una situazione certamente improbabile che, però, ha avuto luogo proprio al giorno d’oggi in Puglia, in particolare nella provincia di Lecce.

Nel corso degli ultimi mesi, infatti, spesso e volentieri gli uffici postali del leccese hanno dovuto invitare i pensionati a tornare il giorno seguente per ritirare le pensioni in contanti, poiché terminati i soldi.

“Niente di tragico” hanno dichiarato alcuni pensionati. Non sono stati, però, dello stesso avviso coloro che ricevono la pensione minima e che fanno fatica ad arrivare a fine mese.

Il fatto ha, così, suscitato una grande eco sulla stampa e i sindacati, dal canto loro, hanno chiesto a Poste Italiane di trovare una soluzione definitiva al problema.

Pensioni in contanti e rinvio pagamenti: cause e preoccupazioni

Secondo molti pensionati, il problema della scarsa disponibilità di contanti in Posta potrebbe dipendere in primo luogo dagli esborsi per i bonus Covid.

Fortunatamente, però, la ragione è un’altra; si tratterebbe di un errore organizzativo sempre connesso alla pandemia.

Negli ultimi mesi, infatti, per evitare la formazione di assembramenti, il ritiro delle pensioni in Posta è avvenuto in ordine alfabetico, secondo un calendario prestabilito.

Tuttavia, sembra che ci sia stato un errore nel calcolo giornaliero delle pensioni in pagamento, che ha fatto sì che qualcuno sia rimasto a bocca asciutta e che qualcun altro abbia ricevuto solo metà dell’importo spettante.

Share post:

Newsletter

Ultime Notizie

Potrebbe interessarti
Potrebbe interessarti

Aggiornamento GPS 2022: cosa può fare chi è già inserito?

I docenti sono in attesa del via ufficiale all'aggiornamento...

Sostegno, assunzioni straordinarie: il Tar Lazio reintegra gli immessi con riserva

Con l'ordinanza n 2807 del 2 maggio 2022, il...

Bocciatura, arriva proposta per stopparla: quali ripercussioni?

La riforma della scuola del Ministro Bianchi, convertita nel...

Concorso ordinario, autodichiarazione dal 1° maggio: il nuovo modello

Il nuovo modello di autodichiarazione da presentare per accedere...