Docenti precari, Aprea: 'Subito stabilizzazione insegnanti con anni di servizio'
Docenti precari, Aprea: 'Subito stabilizzazione insegnanti con anni di servizio'

Riceviamo e pubblichiamo comunicato inviatoci da CNPS Scuola.

CNPS Scuola: ‘Precari non per scelta’

“L’emergenza sanitaria ha reso evidenti tutti i problemi del sistema scolastico causati da anni di mancanza di programmazione e di investimenti mirati. Si è persa ancora una volta l’occasione di intervenire in maniera adeguata. Non è stato fatto nulla di concreto per la ripartenza della scuola in sicurezza, gli investimenti sono stati di tipo propagandistico, come ad esempio l’acquisto dei banchi a rotelle o banchi di dimensioni inadeguate alla seduta dei nostri studenti. Sarebbe stato invece opportuno investire in areatori, per diminuire le possibilità di contagio, in edilizia scolastica per garantire spazi adeguati e sicuri e soprattutto in formazione e assunzione del personale per garantire continuità didattica e poter finalmente eliminare le classi pollaio. A tutti i costi si è voluto iniziare il concorso straordinario che segna il fallimento del Ministero dell’Istruzione. Il concorso è stato poi bloccato, molti non hanno potuto partecipare perchè in quarantena o in malattia e comunque in situazioni psicofisiche non adeguate visto lo stato emergenziale con una curva pandemica in evidente salita e con le scuole che parallelamente chiudevano o mandavano le classi a casa per “quarantena”. 
Interviene così Anita Pelaggi docente precaria e rappresentante del Coordinamento Nazionale Precari Scuola, in occasione dell’Assemblea Nazionale con il mondo della scuola indetta dal Partito Democratico, momento di incontro e confronto sulle principali tematiche e problematiche riguardanti la scuola. I temi affrontati hanno offerto spunto di riflessione per ricostruire e immaginare una scuola migliore di quella che stiamo vivendo: investimenti strutturali, formazione e stabilizzazione del personale, diritto alla studio e all’apprendimento, educazione alla cittadinanza, inclusione e disabilità, sono solo alcuni degli aspetti affrontati, in una giornata che ha visto la partecipazione sentita di moltissimi figure connesse al mondo della scuola: docenti, studenti, presidi, rappresentanti sindacali e di associazioni nonché parti politiche.
“Un’altra questione è quella di oltre 70.000 docenti italiani che hanno superato 36 mesi di servizio, precari non per scelta, ma perché sono stati condannati dai Governi a tale condizione. A tal proposito l’Unione Europa minaccia una procedura d’infrazione per abuso di precariato nella PA. Lo status di precario non è solo una condizione lavorativa ma rappresenta l’ostacolo ad un’adeguata progettualità di cui avrebbe invece bisogno la scuola. “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”. Credo che non ci sia occasione migliore per rendere effettivo questo articolo e procedere alla stabilizzazione attraverso un concorso per titoli e servizi o un corso-concorso previsto dalla direttiva num. 3 del 24 aprile 2018. Quest’ultimo garantirebbe l’assunzione e la formazione di tutti quei precari su materia e sostegno che da anni sono impegnati in cattedra con serietà e professionalità, e di cui il nostro sistema di istruzione ha bisogno da sempre per poter funzionare regolarmente. Conclude così l’intervento la docente Pelaggi citando l’articolo 97 della Costituzione. Il Coordinamento Nazionale Precari Scuola chiede ufficialmente al PD di poter far parte dei tavoli tematici che si apriranno a breve e che riguarderanno anche il reclutamento del personale della scuola.