Personale Covid
Organico Covid, docenti e ATA

Doveva essere l’organico aggiuntivo che, da un lato mirava a garantire il rispetto delle regole di sicurezza e distanziamento nelle scuole, e dall’altro permetteva di creare nuovi posti di lavoro, pur trattandosi di supplenze brevi fino al termine delle attività didattiche. Il personale Covid invece si è rivelato una delusione.

Dalle mansioni poco chiare attribuite discrezionalmente da parte dei vari dirigenti scolastici, ai ritardi e, soprattutto, ai mancati pagamenti degli stipendi. Insomma, un vero flop!

Personale Covid, ancora troppi ritardi

Le ragioni sembrano essere dovute a difficoltà amministrative riscontrate nel far partire i pagamenti per questa nuova figura.

Si è parlato infatti di problemi nelle procedure e nella funzione a Sidi che impedirebbero i pagamenti dei supplenti interessati.

Più di un mese fa era inoltre anche emerso come i soldi stanziati per il personale Covid non fossero sufficienti per coprire tutti i posti necessari.

Una situazione dunque complessa che non può portare però a farne le spese coloro che stanno lavorando dal mese di settembre senza vedersi corrispondere nulla. Ad oggi infatti solo una parte dell’organico Covid ha ricevuto lo stipendio (e neanche per intero, ma solo i primi mesi di lavoro), mentre la maggioranza non sa quando vedrà la remunerazione spettante.

Il sollecito del sindacato Flc Cgil al Ministro Azzolina

Di seguito la lettera che Flc Cgil, per il tramite del segretario generale Francesco Sinopoli, ha indirizzato al Ministro Azzolina in data 22 dicembre 2020, in cui le viene richiesto di intervenire per risolvere tutte quelle falle che stanno impedendo i pagamenti del personale Covid:

Oggetto: Iniziativa urgente per pagamento supplenti

On. le Ministra,
crediamo sia necessario un suo immediato e risolutore intervento che porti a sbloccare una situazione che per il personale interessato non è né accettabile né sostenibile.

Si tratta del mancato pagamento degli stipendi a parte del personale supplente aggiuntivo assunto per il contrasto alla pandemia da COVID-19.

Benché una quota elevata dei componenti di tale personale abbia ricevuto nei termini dovuti la remunerazione spettante, per un numero non trascurabile di essi, come ci viene segnalato dai territori, ciò non è avvenuto.

Qualunque sia il motivo di ciò -aver clamorosamente sbagliato l’iniziale tabella stipendiale allegata al decreto di ripartizione, aver stanziato le risorse non corrispondenti al numero di posti, averle distribuite in maniera non esatta alle singole direzioni, aver impostato l’accreditamento non sull’intera durata del rapporto di lavoro (termine delle lezioni) – rimane un fatto inaccettabile che, anche per la solita manovra di contabilità generale di sottrarre a dicembre ogni risorsa alle scuole, il personale non venga retribuito per tempo, e in tempo di crisi come l’attuale, per il lavoro da esso svolto. Tale trattamento non è rispettoso non solo del valore del lavoro, ma soprattutto della dignità delle persone.

Le chiediamo, dunque, di intervenire nelle forme possibili por evitare che il personale interessato debba attendere ancora un altro mese per ricevere quanto dovuto.

In attesa di un risconto positivo cogliamo l’occasione per inviarLe cordiali saluti e augurarLe Buone feste.”