Rientro a scuola il 7 gennaio, De Luca non si sbilancia

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Il Governo non pare aver dubbi circa la riapertura delle scuole immediatamente dopo la pausa natalizia, il 7 gennaio. Il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, invece, non si è pronunciato in merito né in senso affermativo né in senso negativo, lasciando però intendere dello scetticismo sul rientro a scuola in quella data.

Il dibattito in questi giorni ha visto in effetti contrapporsi opinioni differenti al riguardo, anche tra gli addetti al lavoro (il personale scolastico), molti dei quali vorrebbero perfino lasciar passare tutto il mese di gennaio e rientrare con l’inizio del nuovo quadrimestre, a febbraio.

Ministro Azzolina favorevole al 7 gennaio

Il Commissario straordinario all’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, si è detto favorevole al rientro a scuola previsto per il 7 gennaio. E sulla stessa lunghezza d’onda si trova anche il Ministro Azzolina, che da giorni incalza affinchè anche le scuole superiori possano tornare in presenza appena dopo le vacanze natalizie.

“I ragazzi a scuola rispettano le regole. È molto realistico che il 7 aprano anche le superiori e non importa che sia giovedì, nemmeno un’ora dobbiamo perdere di istruzione, è il motore del Paese. Se lasciamo a casa i nostri studenti a fare solo didattica a distanza, è il Paese che un giorno perderà competenze”.

Queste sono state infatti le parole del Ministro dell’Istruzione solo pochi giorni fa.

Vincenzo De Luca: ‘Decideremo nei prossimi giorni’

Più cauto il governatore campano. La sua posizione, d’altro canto, è sempre stata controcorrente già dall’inizio dell’anno scolastico a settembre, che lo aveva portato a posticipare di alcuni giorni la riapertura delle scuole rispetto alla data d’inizio nazionale.

“Gennaio sarà un mese molto delicato – ha spiegato De Luca – C’è da fare attenzione perché avremo il picco influenzale e poi si immagina anche l’apertura delle scuole. Quindi decideremo nei prossimi giorni il da farsi”.

Ha inoltre aggiunto come la Campania seguirà la linea del massimo rigore, preferendo quindi monitorare l’evolversi dei contagi prima di assumere qualunque decisione: ” Chi è in grado di dirci se saremo in grado di riaprire il 7 gennaio? Prima si fissa la data della riapertura e poi si fa la verifica della situazione epidemiologica con il risultato che, 9 volte su 10, le previsioni vengono smentite dalla realtà.”

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