Rientro in classe a gennaio, governo e Regioni hanno raggiunto l’accordo per riportare in classe gli studenti delle scuole superiori (almeno il 50 per cento di loro). Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha rilasciato, a questo proposito, una lunga intervista al quotidiano ‘Il Corriere della Sera‘ di oggi, giovedì 24 dicembre 2020.
Bonaccini su riapertura scuole a gennaio: ‘Punto di partenza positivo’
‘L’accordo che abbiamo trovato con il governo è un punto di partenza positivo e promettente – ha dichiarato il presidente della Conferenza Stato-Regioni – Un segnale di speranza per tutte le famiglie e per i giovani. È molto importante che dal 7 gennaio le superiori, come le chiamavano quelli della mia generazione, riaprano. La scuola non è solo apprendimento, è anche socialità, relazione. Per quanto mi riguarda è tale solo con l’insegnante e gli alunni di fronte’.
Riapertura scuole: ‘Servirà grande attenzione per evitare rischio terza ondata’
Bonaccini, comunque, ha sottolineato che servirà grande attenzione in quanto si tratta di far uscire due milioni di ragazzi in tutta Italia e il virus circola ancora. Si farà di tutto per evitare assembramenti, per scongiurare il rischio di una terza ondata.
Nuovo Dpcm da metà gennaio, Bonaccini: ‘C’è l’impegno di passare al 75 per cento’
‘La ministra Azzolina comprensibilmente si batte per la riapertura delle scuole – ha dichiarato Bonaccini al ‘Corriere della Sera’ – ma la ringrazio di aver accettato la nostra proposta. Alla fine la proposta della conferenza delle Regioni è stata quella di procedere prendendo tutte le precauzioni. Ma ci siamo presi l’impegno di passare successivamente al 75%’. L’impegno dovrebbe essere incluso nel nuovo Dpcm che arriverà a metà gennaio, andamento contagi permettendo.