Covid-19, spunta l'ipotesi 'zona bianca': possibili novità dal 15 gennaio
Covid-19, spunta l'ipotesi 'zona bianca': possibili novità dal 15 gennaio

A proposito del piano di vaccinazione e sulle ipotesi circa l’obbligatorietà per alcune categorie di lavoratori (i dipendenti pubblici), oggi il Premier Conte ha fatto alcune importanti precisazioni. “Escludo la vaccinazione obbligatoria”, queste le sue parole a margine della consueta conferenza stampa di fine anno.

Piano di vaccinazione: Conte esclude l’obbligatorietà per tutti i lavoratori

In queste ore infatti la polemica circa questa ipotesi aveva interessato le prime pagine dei quotidiani nazionali. “Sarà necessario obbligare i dipendenti pubblici a vaccinarsi”, così dichiarava la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa; questa frase ha subito scatenato l’ira di buona parte della stampa e di alcuni politici italiani. Si sono scomodati persino anche illustri costituzionalisti per verificare tale possibilità dal punto di vista giuridico e costituzionale.

Come al solito, insomma, è dovuto intervenire in prima persona Giuseppe Conte per smorzare qualsiasi polemica. Dopo le ‘azzardate’ dichiarazioni dell’autorevole esponente Dem Zampa, infatti, sono scattate quasi immediatamente le reazioni e le prese di posizione contro l’obbligo della somministrazione del farmaco da parte di alcune categorie di lavoratori; nel caso specifico i dipendenti pubblici, compreso gli insegnanti ed il personale scolastico.

Calma e ottimismo: queste le armi vincenti di Conte

Quest’oggi infatti, durante il consueto appuntamento di fine anno, organizzato dall’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione della Stampa Parlamentare, Guseppe Conte oltre a precisare che da parte del governo non ci sarà nessuna norma a favore dell’obbligatorietà della vaccinazione, ha avuto anche modo di tracciare un bilancio dell’anno che si avvia alla sua conclusione, delineando le linee programmatiche di quello che sta per arrivare.

L’importante appuntamento con la stampa si è aperto con un minuto di silenzio, in ricordo delle numerose vittime causate dal Covid-19.