Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci da una nostra Gentilissima lettrice.
Risposta al messaggio della ministra Azzolina
Mi duole constatare ogni giorno che la verità resta sempre ben nascosta. I migliori scienziati hanno dimostrato che le scuole in presenza sul territorio italiano dalla media in su incidono sulla curva epidemiologica per circa il 25%. Il dato è pubblico da fonti autorevoli della comunità scientifica. Non basta 1 metro di distanza e la mascherina in un’aula dove l’aria si satura poiché non é piú possibile tenere le finestre aperte quando soffia vento forte, pioggia battente, grandine e freddo. I ragazzi si ammalano anche per tutto ciò che contorna la scuola.Â
É impossibile controllare i flussi di centinaia di ragazzi in ingresso e uscita anche con lo scaglionamento degli orari. Sono tantissime le famiglie risultate positive al covid portato dai loro figli in età scolare. Su tutti i tg nazionali stanno mandando la notizia che a partire dal 15 gennaio si vedranno i veri effetti delle vacanze natalizie e se il popolo italiano è stato realmente virtuoso. Lo stesso Presidente Conte lo ha affermato oltre al CTS. Allora mi chiedo ma la Ministra non comunica con i suoi colleghi? Non sarebbe stato opportuno attendere un paio di settimane come la stessa OMS ha richiesto? Non si ha la percezione di gettare benzina sul fuoco?Â
Io e moltissime altre persone siamo davvero rammaricate perché pensiamo che anche per una sola persona morta a causa di contagio contratto a scuola valga la pena temporeggiare. Mi piacerebbe ogni tanto leggere di una assunzione di responsabilità piuttosto che la solita demagogia. Prima o poi, in qualche modo, bisognerá rendere conto di tutto questo.
Annalisa Basile