Nel corso del 2020 si è più volte sentito parlare dell’ipotesi di un ampliamento di platea per Quota 41. Ma quali sono le ultime novità a riguardo? Quali sono i requisiti e le scadenze per beneficiare della misura nel 2021?
Requisiti e scadenze
Quota 41 è la misura di anticipo pensionistico riservata ai lavoratori precoci che hanno raggiunto 41 anni di contributi, di cui uno versato prima dei 19 anni, a prescindere dall’età anagrafica.
Per il 2021 i requisiti rimarranno invariati, a sfumare è però l’ipotesi di un ampliamento di platea a causa degli eccessivi costi per lo Stato.
La domanda di riconoscimento del beneficiò dovrà essere presentata come ogni anno entro il 1° marzo.
Successivamente l’Inps si occuperà di effettuare la verifica dei requisiti, rilasciando esito positivo o negativo entro e non oltre il 30 novembre.
Solo dopo aver ricevuto il nulla osta dell’Inps il lavoratore potrà presentare la domanda effettiva per beneficiare di Quota 41.
Si ricorda, infine, che il numero di domande accolte varierà in funzione delle risorse economiche disponibili.
Quota 41 per tutti: che fine ha fatto?
Nonostante la situazione attuale non renda possibile l’attuazione di Quota 41 per tutti, ci sono tante voci politiche che portano alla ribalta questa ipotesi.
La Lega di Matteo Salvini, per esempio, nel suo programma ha identificato Quota 41 come una delle strade possibili per superare la Legge Fornero.
L’obiettivo secondo Salvini, oltre ad agevolare l’accesso alla pensione per tutti i lavoratori, rimane quello di “liberare migliaia di posti di lavoro per i giovani”.
Ad ogni modo, per avere maggiori informazioni a riguardo bisognerà aspettare che riprendano i confronti tra Governo e sindacati in previsione della scadenza di Quota 100.
