Gli obiettivi del 2021

“L’emendamento Casa” rappresenta una possibile soluzione al precariato sul sostegno: la proposta di una sola prova orale a breve termine è, forse, la migliore soluzione accettabile, condivisa e sostenuta da più parti.

Basta con le disparità, trattamenti simili sono stati riservati già in passato a diverse categorie di docenti.

Precedenti importanti

Il concorso riservato per abilitati che nel 2018 ha avviato una fase transitoria del reclutamento prevista dal DM 59/2017 per tutti gli abilitati (e anche docenti di ruolo grazie alla sentenza della Consulta) che hanno partecipato ad una procedura concorsuale semplificata per avere accesso ad una GMR (graduatorie regionali) per le future immissioni in ruolo.

Il concorso prevedeva una sola prova orale con accesso ad una Graduatoria di Merito Regionale (GMR abilitati) con un punteggio derivante dal voto di tale prova sommato ai titoli posseduti.

Altro precedente è il concorso per i diplomati magistrali, addirittura non selettivo: DECRETO 17 ottobre 2018, Concorso straordinario, per titoli ed esami, per il reclutamento di personale docente per la scuola dell’infanzia e primaria su posto comune e di sostegno.

I requisiti richiesti per partecipare al concorso riservato erano i due anni di servizio prestati nella scuola statale e consentivano di partecipare sia i diplomati magistrale che si sono diplomati entro a.s. 2001/02 sia i laureati in Scienze della formazione primaria.

Gli specializzati sul sostegno hanno già sostenuto un concorso

Quest’anno hanno conseguito la specializzazione sulle attività di sostegno didattico 14.224 docenti, selezionati tramite tre difficilissime prove selettive (una prova preselettiva, uno scritto ed una prova orale).

Questi stessi docenti hanno avuto accesso ad un percorso formativo della durata di un anno, strutturato con lezioni teoriche sulle metodologie e sulle strategie più opportune da mettere in campo per garantire l’inclusione di ciascuna studentessa e ciascuno studente; hanno seguito laboratori su tematiche inerenti l’inclusione; hanno svolto un tirocinio formativo sul campo e sono stati valutati sia in itinere per la verifica dell’acquisizione delle competenze, sia in uscita, con la discussione di un elaborato finale.