Anche nel 2021 rimane attiva la misura per l’anticipo pensioni lavoratori precoci. Ecco quali sono i requisiti per accedere a Quota 41 nel corso del nuovo anno.
Pensioni lavoratori precoci: come beneficiare di Quota 41
Per i lavoratori precoci anche nel 2021 resta possibile uscire in anticipo dal mondo del lavoro attraverso Quota 41.
Tale misura è prevista, infatti, per coloro che hanno cominciato a lavorare in giovane età .
Dal punto di vista pratico, la nuova legge di bilancio non ha apportato alcun cambiamento sul meccanismo di funzionamento della misura, i cui requisiti restano quindi invariati per tutto il 2021.
Quota 41, nello specifico, consente un anticipo massimo di un anno e 10 mesi rispetto alla pensione anticipata ordinaria, che permette invece l’accesso alla pensione con 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.
Requisiti
I lavoratori precoci nel 2021, per beneficiare di Quota 41, dovranno pertanto aver maturato necessariamente a prescindere dall’età anagrafica 41 anni di contributi. Di cui uno versato prima dei 19 anni di età .
Inoltre, occorrerà rientrare in una delle seguenti categorie:
- disoccupati a lungo termine senza Naspi;
- invalidi civili almeno al 74%;
- caregivers;
- addetti ai lavori gravosi, usuranti o notturni.
In questo caso all’assegno pensionistico non viene applicata nessuna penalizzazione.
Eccetto per il fatto che, fermando il versamento dei contributi prima della soglia di vecchiaia, si genera automaticamente un importo più basso.
Come presentare domanda
Per usufruire di Quota 41, i lavoratori precoci dovranno presentare una doppia domanda all’Inps.
La prima consiste nella richiesta di certificazione dei requisiti; la seconda, invece, è la domanda vera e propria da inoltrare in seguito al nulla osta ricevuto dall’Istituto nazionale.
Si ricorda, infine, che per presentare apposita richiesta è possibile procedere in via telematica o rivolgendosi al patronato di riferimento o ad altri enti abilitati.
