Dad si, dad no. Dall’inizio della pandemia questo tema divide studenti ed insegnanti.
A far leva sulla necessità di una didattica a distanza anche per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria è ora l’Associazione Nazionale Liberi Insegnanti (ANLI).
Nelle scorse ore è infatti stata avviata una petizione sul noto canale change.org, promossa dalla succitata associazione.
‘La salute prima di tutto’
La richiesta della Dad trova la sua ragione nella tutela della salute degli insegnanti e degli alunni, sottoposti ogni giorno ad elevato rischio di contagio.
Di seguito il testo della petizione:
“Con la presente petizione, i docenti delle scuole Infanzia – Primaria e di ogni ordine e grado nonché i genitori degli alunni
chiedono, in nome della tutela della salute di tutto il personale scolastico, delle famiglie e degli alunni,
di attivare la DaD al 100% fino a quando l’emergenza pandemica non sarà finita.
La DaD non è il male assoluto: gli insegnanti e le stesse famiglie hanno superato le lacune che inizialmente affliggevano tale modalità didattica.
Non si può, per meri fini politici dei governanti, far restare aperte le scuole quando nulla è stato fatto dai Ministeri dell’Istruzione e dei Trasporti per quanto riguarda la sicurezza degli ambienti scolastici e nei mezzi di trasporto.
Nulla è stato fatto per le classi pollaio super affollate: non ci sono impianti di aerazione né mascherine di qualità (spesso sembrano di carta velina). Nulla è stato fatto per il trasporto: scuolabus pieni, pullman altrettanto pieni.
La gran parte dei più autorevoli virologi indipendenti affermano che le scuole sono luogo di diffusione del virus. Per questo diciamo: la salute prima di tutto! “.
Il link della petizione a cui poter aderire è visionabile sul gruppo Facebook ANLI.