Covid, in arrivo nuovi dati settimanali: alcune Regioni potrebbero cambiare colore

Covid-19, il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo, ha sottolineato a SkyTg24 come ‘la cabina di regia’, domani, venerdì 22 gennaio 2021, ‘darà i dati settimanali, come Cts daremo indicazioni e gli orientamenti saranno poi condivisi con le regioni.’.

Covid-19, nuovi dati ISS domani, venerdì 22 gennaio

A proposito delle polemiche che riguardano la collocazione delle Regioni nelle tre fasce, ed in particolar modo alla situazione riguardante la Lombardia, Miozzo ribadisce: ‘Non è il Cts che decide, il Comitato fa valutazioni e il ministro Speranza deciderà e firmerà le ordinanze, sentendosi coi presidenti di regione e si stabilirà il colore di una regione. Il ricorso al Tar della Lombardia? Ripeto, il Cts non ha potere di decidere o di sospendere l’ordinanza. Vedremo il Tar’. 

Domani, quindi, una volta visionato il report settimanale riguardante i dati dei nuovi contagi e, alla luce dei nuovi parametri, il ministro Speranza firmerà le nuove Ordinanze che sanciranno i possibili passaggi di alcune Regioni in zona rossa, arancione o gialla. 

Covid, nuovo repo Gimbe: leggera diminuzione di casi e decessi

Nel nuovo report di Gimbe, fondazione indipendente che fornisce monitoraggi settimanali sull’andamento dell’epidemia di Coronavirus in Italia, nella settimana dal 13 al 19 gennaio si sarebbe assistito a una riduzione dei nuovi casi e una leggera flessione dei decessi, delle terapie intensive e dei ricoveri. Numeri, quelli relativi agli ospedali, che restano comunque sopra la soglia di saturazione: in 7 Regioni si è oltre la soglia del 40% in area medica, e in 11 Regioni si supera quella del 30% delle terapie intensive.


In merito alla possibilità di chiudere le frontiere, Miozzo sottolinea come si tratterebbe di un’ipotesi risolutiva ma ‘irrealizzabile. È come quando si dice che la soluzione migliore per combattere il Covid è fare il lockdown totale per 2 o 3 mesi: certo che la chiusura delle frontiere sarebbe risolutiva ma viviamo in un meccanismo che ormai vede i Paesi interconnessi e abbiamo troppa dipendenza l’un l’altro. Altra cosa è, invece, immaginare che le persone che viaggiano lo facciano sottoponendosi ai tamponi’.