Concorsi scuola: il nuovo governo dovrebbe concluderli
Concorsi scuola: il nuovo governo dovrebbe concluderli

I concorsi scuola banditi nel corso dell’amministrazione di Lucia Azzolina dovrebbero essere, molto probabilmente, proseguiti dal nuovo esecutivo. Ricordiamo come, al momento, Mario Draghi sia nuovo premier incaricato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In corso di svolgimento, attualmente, è il concorso straordinario, riservato ai docenti con tre o più anni di insegnamento alle spalle.

Concorsi scuola: il nuovo esecutivo riceve l’eredità di Azzolina

Il nuovo esecutivo eredita da Lucia Azzolina ben tre concorsi scuola: lo straordinario scuola secondaria, l’ordinario infanzia e primaria e l’ordinario scuola secondaria. Si sa, le decisioni intraprese dalla pentastellata hanno suscitato innumerevoli critiche e perplessità da parte dei precari (soprattutto quelli storici) che attendono speranzosi ragguagli da viale Trastevere circa il loro futuro.

Concorso straordinario: solo altri quattro giorni di prove

Il concorso straordinario è prossimo al termine. Solo altri quattro giorni di prove da espletare, che si svolgeranno tra il 15 e il 19 febbraio. La media prevista è di dieci candidati per aula, rispettando quindi i limiti previsti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 14 gennaio. Lucia Azzolina, nel corso del suo ministero, temeva per il futuro della scuola e per il fatto che gli studenti fossero sprovvisti di docenti preparati e di eventuali cattedre vuote in tutta Italia. Obiettivo dell’ex ministra era assumere tutti i vincitori prima dell’inizio del prossimo anno scolastico.

Una corsa contro il tempo

Ci si chiede se ci sarà il tempo necessario affinché tutti i concorsi previsti vengano espletati in tempo e prima del prossimo settembre. Ancora non sappiamo chi sarà il successore di Lucia Azzolina, ma è ovvio che, visto il contesto, si prospetterà per il neo ministro un duro lavoro. Ricordiamo come, oltre ai precitati, sono attesi anche il concorso riservato agli specializzati sul sostegno e quello di Religione Cattolica, dopo l’intesa siglata da MIUR e CEI.