Dopo alcuni errori di calcolo sulle pensioni, l’Inps chiede ai pensionati la restituzione degli importi indebitamente ricevuti. Ecco come comportarsi.
Errori di calcolo sulle pensioni: le lettere di restituzione Inps
Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Giornale, a seguito di alcuni errori effettuati sul calcolo delle pensioni, l’Inps starebbe inviando ai pensionati delle lettere perché provvedano alla restituzione degli importi ricevuti indebitamente.
In alcuni casi le cifre sarebbero anche molto alte. Per qualche pensionato si parlerebbe addirittura di 29.231 euro.
Benché queste comunicazioni non siano rare come si potrebbe pensare, occorre precisare che i pensionati non sono tenuti in ogni caso a procedere con la restituzione delle somme.
Per esempio, se l’errore sulla pensione erogata non è commesso dal pensionato, l’Inps non può richiederne la restituzione.
Se, invece, si verifica la situazione inversa, allora non ci sono altre strade che dare indietro gli importi in eccesso.
Come comportarsi in questi casi
Come anticipato, qualora lo sbaglio non sia stato commesso dal pensionato, l’Inps non può richiedere la restituzione delle somme erogate, anche se erroneamente.
Pertanto, nel momento in cui si dovesse ricevere la suddetta lettera da parte dell’ente occorre innanzitutto effettuare un controllo prima di procedere al pagamento.
Se necessario non bisogna, poi, esitare a presentare ricorso contro l’Inps, senza allarmarsi nemmeno di fronte a cifre molto elevate.