Pensioni e Quota 100: cosa deciderà l’ex presidente della Bce Mario Draghi a proposito della misura di anticipo pensionistico?
Pensioni: il destino di Quota 100
Proseguono le consultazioni dell’ex presidente della Bce Mario Draghi per cercare di formare un nuovo esecutivo.
Intanto, sul fronte pensioni sono già emersi alcuni possibili scenari legati all’avvento di un governo di tipo tecnico.
In particolare, per quanto riguarda Quota 100 il destino sembra farsi più che mai incerto.
Al momento, infatti, l’unica garanzia è che la misura di anticipo pensionistico che permette di andare in pensione a 62 anni di età con 38 di contributi rimarrà in vigore ancora fino alla fine del 2021.
Per il prossimo anno sarà, invece, ancora tutto da decidere, sebbene ci siano già alcuni fattori che possono aiutarci a farci un’idea del futuro del sistema previdenziale.
Quali sono le misure in gioco
Se da un lato il Governo Conte bis aveva già escluso una riconferma di Quota 100, dall’altro era però anche consapevole del problema che si sarebbe creato con lo scalone di 5 anni.
A quanto pare, sarà proprio questo il punto di partenza da cui dovrà prendere le mosse Draghi sul tema pensioni.
Oltre allo scalone, l’ex presidente della Bce dovrà anche tenere conto di alcuni altri fattori:
- le preoccupazioni della Commissione europea per tutte le misure pensionistiche che potrebbero far aumentare la spesa previdenziale;
- lo scarso appeal che Quota 100 ha in realtà avuto durante il periodo di sperimentazione;
- i danni causati dalla misura ai settori della scuola e della sanità;
- lo scarso ricambio generazionale verificatosi nell’ultimo periodo.
Alla luce di queste considerazioni, il Governo Conte bis aveva ipotizzato l’introduzione di Quota 102, elevando a 64 anni la soglia dell’età pensionabile. Ovviamente, con una penalizzazione sugli assegni.
Draghi, dal canto suo, prima di prendere una decisione in merito dovrà consultare le parti sociali e i partiti.
Ad ogni modo, l’obiettivo sembra essere quello di trovare una soluzione intermedia tra Quota 100 e la pensione di vecchiaia entro il 1° gennaio 2022.