Supplenze ATA da graduatorie di III fascia: cosa fare in caso di errori

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Supplenze da graduatorie ATA di terza fascia: cosa fare se si riscontrano errori? Iniziamo col dire che è bene che ogni aspirante controlli il proprio punteggio, perché l’errore può esistere sempre, sia a sfavore (meno punteggio) che a favore (maggiore punteggio). Ma l’errore a favore è solo apparente.

Errori graduatorie ATA III fascia e supplenze

Nel controllare la proprio posizione e il proprio punteggio nelle graduatorie ATA di III fascia, un aspirante potrebbe accorgersi di un errore. Anche se questo può sembrare a favore, e quindi dargli maggiori opportunità di essere chiamato, in realtà non è così.

Qualsiasi errore, anche in buona fede, potrebbe ripercuotersi sul lavoratore. Per esempio, l’Art. 7.7 del D.M. 640/2017 afferma che “l’eventuale servizio prestato dall’ aspirante in assenza del titolo di studio richiesto per l’accesso al profilo e/o ai profili richiesti o sulla base di dichiarazioni mendaci… sarà dichiarato come prestato di fatto e non di diritto, con la conseguenza che allo stesso non deve essere attribuito alcun punteggio.

Ovviamente i casi possono essere diversi.

Cosa fare in caso di errori

In caso di errori, al momento in cui si viene chiamati per una supplenza da graduatorie ATA di terza fascia, è sempre bene richiedere l’immediato decreto di controllo/convalida titoli previsto dall’art. 7.5 del D.M. 640/2017.

All’atto del primo rapporto di lavoro stipulato in applicazione del presente decreto, i predetti controlli sono tempestivamente effettuati dal dirigente scolastico”. Aggiornamento graduatorie 2021.

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