Nuovo DPCM, il governo Draghi, dopo aver ottenuto la fiducia alla Camera e al Senato, si mette al lavoro per il nuovo Decreto contenente le ulteriori misure anti Covid. La situazione in Italia si sta facendo particolarmente preoccupante, non soltanto per i numeri di casi in aumento ma anche per la crescente diffusione delle varianti. Per tale motivo, il Consiglio dei ministri è stato convocato per domani, lunedì 22 febbraio 2021, alle 9,30. Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi.
Nuovo DPCM, per domani 22 febbraio convocato il Consiglio dei Ministri
L’ultimo DPCM del governo Conte scadrà il 5 marzo prossimo ed è già tempo di pensare alle nuove misure. Secondo quanto riporta il ‘Corriere della Sera’ di oggi, domenica 21 febbraio 2021, il sistema regionale dei tre colori (rosso, arancione, giallo), a seconda delle fasce di rischio, resterà, ma l’idea del governo sarebbe quello di renderlo ‘più formale che sostanziale’.
Si cercherà di agire soprattutto a livello provinciale e comunale, con le zone rosse che, dunque, scatterebbero qualora venissero riscontrati dei focolai. Le Regioni hanno bocciato l’ipotesi della ‘zona arancione nazionale’: la richiesta è quella di rivedere i criteri e i 21 parametri di classificazione per l’assegnazione dei colori.
All’ordine del giorno del CdM di domattina alle 9,30 c’è il Decreto Legge che vieta gli spostamenti tra regioni anche gialle sino al 25 febbraio, Decreto che sicuramente sarà prorogato. Si teme soprattutto la variante inglese del virus Sars-CoV-2: il ministro della Salute, Roberto Speranza, suggerirà una proroga di qualche settimana per la chiusura dei confini regionali, probabilmente almeno fino al 31 marzo.
Il neo premier Draghi sarà chiamato a decidere quale strategia adottare per contenere il virus ed evitare la terza ondata. e le sue insidiose varianti. La linea del Presidente del Consiglio sarebbe quella del ‘rigore assoluto’ ma con la massima attenzione per le attività produttive, da non penalizzare in tal senso.
Scuola, Regioni chiedono a Draghi un ‘cambio di passo’ e di riaprire riflessione sulla scuola
Le Regioni chiedono a Draghi un cambio di passo rispetto alla linea del precedente governo Conte. Soprattutto, si vorrebbe riaprire la riflessione sulla scuola. Considerando l’aumento di diffusione delle varianti, i governatori chiedono che venga affrontato il rischio della didattica in presenza ‘senza posizioni ideologiche’. Le Regioni vorrebbero prendere come modello quello della Puglia, dove il governatore Michele Emiliano ha disposto che, da domani 22 febbraio e fino al 5 marzo, gli studenti di ogni ordine e grado seguano le lezioni da casa.
L’Ordinanza, infatti, dispone che da lunedì 22 febbraio a venerdì 5 marzo 2021 “le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e i Centri per l’istruzione per gli adulti adottano forme flessibili dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività scolastiche sia svolto in modalità digitale integrata (Ddi)”.