Covid, nuovo DPCM dal 6 marzo: ecco le regole di Mario Draghi

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Nuovo DPCM, il governo Mario Draghi sta mettendo a punto la nuova strategia per contrastare l’aumento dei contagi Covid: oggi, lunedì 22 febbraio 2021, è in programma un Consiglio dei Ministri che prorogherà il divieto di spostamento tra Regioni, con tutta probabilità, sino al prossimo 27 marzo.

DPCM dal 6 marzo, le nuove regole anti Covid di Mario Draghi

L’esecutivo, oltre al decreto relativo alla proroga degli spostamenti, inizierà a mettere a punto le nuove regole che entreranno in vigore dal prossimo 6 marzo. Il premier Draghi ha assicurato che l’Italia si muoverà in sintonia con gli altri Paesi. In ogni caso, con una curva epidemiologica in salita, non dobbiamo aspettarci un allentamento generale delle restrizioni: il Cts, in merito all’apertura di bar e ristoranti, ha già rimarcato i rischi per un’ulteriore diffusione dei contagi.

Le Regioni chiedono una revisione dei parametri per l’attribuzione dei colori ma anche aperture differenziate, a seconda dei settori delle attività ma anche delle zone. Dove l’Rt è più basso, sarà possibile valutare la ripartenza, sia pur graduale, di alcuni settori. Il sistema dei tre colori, dunque, resterà in vigore anche se il nuovo governo vorrebbe renderlo ‘formale’: si cercherà di agire, pertanto, a livello provinciale e comunale, facendo scattare le zone rosse dove ci sono i focolai e nei comuni limitrofi.

Scuola

Anche per quanto riguarda le scuole, le Regioni chiedono ‘un’apposita numerazione di rischio, tenendo conto dei dati oggettivi del contagio nelle istituzioni scolastiche e nel contesto territoriale di riferimento’ ma soprattutto si vorrebbero ‘implementare forme di congedo parentale, nonché prevedere ulteriori risorse economiche a sostegno dei genitori, nel caso di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per aggravamento della situazione epidemiologica’.

Una cosa sembra ormai certa: la composizione del Comitato tecnico-scientifico cambierà, sembra ormai scontato che il numero dei componenti sarà ridotto.

Ristori

Draghi ha avviato immediatamente la procedura per ampliare la cabina di regia ai ministri economici: l’obiettivo è quello di valutare la ricaduta dei provvedimenti dal punto di vista finanziario. Le Regioni hanno apprezzato l’iniziativa del premier sottolineando la necessità di ‘attivare gli indennizzi e salvaguardare le responsabilità, garantendo la contestualità a prescindere da chi adotta il provvedimento’ oltre alla necessità di ‘garantire sempre i risarcimenti sia nel caso di provvedimenti restrittivi di livello nazionale che regionale’

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