Mario Draghi
Mario Draghi

Nuovo DPCM, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha informato in Senato in relazione alle nuove misure per il contrasto della pandemia Covid-19 da includere nel prossimo DPCM, il primo del governo Draghi. Per la giornata di domani, giovedì 25 febbraio 2021, è previsto un incontro informale del governo con le Regioni, proprio in vista dei prossimi provvedimenti in tema di emergenza Covid.

Nuovo DPCM governo Draghi, le novità illustrate dal ministro Speranza

‘Solo il comune lavoro di tutte le istituzioni può portarci a vincere la sfida che abbiamo davanti – ha dichiarato il ministro della Salute in Senato – Le polemiche disorientano i cittadini sempre più stanchi per questa lunga crisi. Insieme all’unità e alla responsabilità è indispensabile dire sempre la verità ai cittadini.’

Speranza: ‘Il prossimo DPCM sarà valido fino al 6 aprile’

Il prossimo DPCM varrà dal 6 marzo al 6 aprile – ha annunciato il ministro Speranza – e la bussola sarà la salvaguardia del diritto alla salute. Argineremo il virus con la scienza e il personale sanitario. In questo momento voglio ringraziare chi è in prima linea in questa emergenza ormai da mesi. I ritardi di alcune forniture di vaccini non muteranno l’iter in corso e vediamo la luce in fondo al tunnel. È decisiva la consegna puntuale delle dosi e l’Italia non si rassegna alla riduzione di queste.’

‘Con i vertici Ue stiamo esercitando il massimo di pressione verso le aziende affinchè si trovino soluzioni necessarie per aumentare la produzione dei vaccini. Non regge una proprietà dei brevetti, perché il vaccino deve essere un bene comune e per tutti, non solo per i Paesi ricchi’.

Tre obiettivi per il nuovo DPCM anti Covid

Tre obiettivi per il governo Draghi in relazione al nuovo DPCM. Il primo è quello di “ultimare la prima fase della campagna vaccinale per immunizzare anziani e sanitari e i primi segnali di immunità sono incoraggianti. Daremo poi la massima attenzione alle categorie fragili ed il terzo obiettivo è avviare parallelamente le prenotazioni per le vaccinazioni al personale scolastico ed i servizi essenziali”.

Secondo Speranza, inoltre, “non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all’ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia.’

‘Differenziare le misure su base regionale ci consente di agire in modo proporzionale e ci ha permesso di non ricorrere ad altri lockdown generalizzati mentre altri Paesi Ue ne hanno fatti due o tre. Anche alla luce delle varianti, ritengo sia utile favorire un nuovo confronto in un tavolo tecnico tra Iss e ministero per delineare il quadro in cui siamo.’

‘È fondamentale mantenere un approccio di grande prudenza. Con questo livello di incidenza di casi abbiamo 5 regioni con terapie intensive sopra la soglia critica e l’Rt medio è 0.99, secondo l’ultimo rilevamento. Quindi l’Rt si avvia con le misure attualmente in vigore a superare la soglia di 1. La presenza delle varianti condizionerà l’epidemia: la variante inglese è presente nel 17,8% dei casi e sarà presto prevalente e la sua maggiore diffusione rende indispensabile alzare il livello di guardia, ma fortunatamente non compromette efficacia dei vaccini”.