Stabilizzazione per titoli e servizi e doppio canale, ora i sindacati sono coesi

Si torna ancora a parlare di stabilizzazione dei precari. E lo si fa prendendo in considerazione la via delle assunzioni per titoli e servizi, l’unica strada che appare essere la più percorribile dopo il fallimento dei troppi concorsi banditi negli ultimi anni.

Inoltre si chiede che si continui ad applicare il doppio canale del reclutamento per ridurre davvero drasticamente il problema del precariato.

Cosa dicono i sindacati sulla stabilizzazione

Ai microfoni di Orizzonte Scuola Tv i sindacati si sono mostrati sulla stessa lunghezza d’onda, da Gilda Insegnanti, ad Anief, Snals, Cisl Scuola e Uil Scuola.

Oltre infatti ad accennare un intervento sul problema del vincolo quinquennale, è stata avanzata l’ipotesi dell’utilizzo di graduatorie per titoli e di un piano straordinario di assunzioni tramite il doppio canale.

Va precisato comunque che l’affiancamento di graduatorie su base provinciale (per titoli e servizi) alle graduatorie concorsuali regionali, si subordinerebbe all’esaurimento delle Gae. In molte province infatti si è già giunti a tale situazione e la soluzione di una stabilizzazione per titoli e servizi sarebbe dunque già applicabile.

Il doppio canale non è incostituzionale

Da ultimo va fatta un’ulteriore precisazione riguardo la tesi di incostituzionalità più volte sostenuta contro l’utilizzo del doppio canale di assunzione e di graduatorie non scaturenti da un concorso per titoli ed esami.

Ricordiamo a tal proposito la legge n. 147/1989 recante la firma di Sergio Mattarella, attuale Presidente della Repubblica e allora Ministro della Pubblica Istruzione. Tale normativa prevedeva proprio assunzioni su base provinciale, e per soli titoli e servizi, come primo canale di reclutamento. E di certo Mattarella non può essere considerato uno sprovveduto in materia costituzionale.