Covid Italia, dopo il monitoraggio dell’Iss e del ministero della Salute cambiano i colori delle regioni italiane. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato le ordinanze riguardanti le nuove fasce di rischio, in vigore da lunedì prossimo 1 marzo. Ecco cosa si può fare e cosa no nei diversi territori, in attesa del nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 6 marzo: la situazione Regione per Regione.
Covid, nuova mappa colori in vigore dal 1° marzo: il ministro Speranza ha firmato le nuove Ordinanze
Abruzzo
Resta in zona arancione.
Basilicata
Passa in zona rossa.
Calabria
Resta in zona gialla.
Campania
Resta in zona arancione.
Emilia Romagna
Resta in zona arancione.
Lazio
Resta in zona gialla.
Liguria
Resta in zona arancione.
Lombardia
Passa in zona arancione.
Marche
Passa in zona arancione.
Molise
Passa in zona rossa.
Piemonte
Passa in zona arancione.
Provincia autonoma di Bolzano
Resta in zona arancione.
Provincia autonoma di Trento
Resta in zona arancione.
Puglia
Resta in zona gialla.
Sardegna
Diventa la prima zona bianca d’Italia. In zona bianca rimangono gli obblighi del distanziamento e delle mascherine, ma non si applicano più le restrizioni previste per le altre zone di rischio. Possono riaprire i luoghi della cultura, i centri sportivi al chiuso e non c’è il coprifuoco dalle 22 alle 5. Inoltre ristoranti e bar possono riaprire senza limiti di orario, ma sempre rispettando i protocolli di sicurezza
Sicilia
Resta in zona gialla.
Toscana
Resta in zona arancione.
Umbria
Resta in zona arancione.
Valle d’Aosta
Resta in zona gialla.
Veneto
Resta in zona gialla.
Cosa si può fare e cosa no in zona gialla
Ci si può muovere liberamente, nella regione, dalle 5 alle 22. Consentito spostarsi verso una casa privata abitata una volta al giorno, per un massimo di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi (esclusi under14 o disabili). Dopo le 22 si può circolare solo per “comprovate esigenze”. Aperti fino alle 18 bar, pasticcerie, ristoranti: poi asporto fino alle 22 per chi ha la cucina e consegna sempre. Negozi aperti, centri commerciali chiusi sabato, domenica e festivi. Aperti musei in settimana. Palestre, piscine chiuse.
Cosa si può fare e cosa no in zona arancione
In questa fascia spostamenti consentiti solo all’interno del proprio comune, vietati quelli notturni dalle 22 alle 5. La consumazione in bar e ristoranti è vietata all’interno e nelle vicinanze dei locali. Dalle 5 alle 18 consentito l’asporto, mentre dalle 18 alle 22 è consentito solo ai locali con cucina. Consegna a domicilio senza limiti di orario. Negozi al dettaglio aperti, centri commerciali chiusi nei weekend, festivi e prefestivi. Chiusi musei, cinema, teatri, palestre e piscine. Sì attività sportiva nel comune e all’aperto.
Zona rossa, cosa si può fare e cosa no
Ci si può muovere dalle 5 alle 22, con autocertificazione, solo per “comprovate esigenze”. Rimangono limitazioni dalle 22 alle 5. Si può andare a casa di altri, nel comune, in due persone (esclusi under14 e disabili). Chiusi negozi, tranne alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole, parrucchieri, lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattoli, profumerie, pompe funebri. Bar e ristoranti chiusi: consentito asporto (18 bar, 22 ristoranti) e consegne.