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Come ben sappiamo per accedere alla facoltà di Medicina è prima necessario superare il test d’ingresso. Ad ogni modo, per quanto riguarda i ricorsisti del 2018 è finalmente giunta una buona notizia. Il Consiglio di Stato si è, infatti, pronunciato positivamente nei confronti degli studenti di Medicina che hanno presentato ricorso contro il numero chiuso. Ecco le ultime notizie.

Chi sono i ricorsisti alla Facoltà di Medicina

I cosiddetti ricorsisti sono gli aspiranti medici o professionisti sanitari che non superano il test d’ingresso per accedere alla facoltà di Medicina e che ricorrono, quindi, ai Tribunali per tutelare il proprio diritto allo studio.

Ad ogni modo, con l’ordinanza 590/2021 pubblicata negli scorsi giorni, il Consiglio di Stato ha confermato che chi ha fatto ricorso nell’anno accademico 2018/2019 può continuare a frequentare le lezioni e a sostenere i propri esami.

A farlo sapere è Consulcesi, il network legale a tutela degli studenti universitari.

Tale decisione sottolinea, ancora una volta, la necessità di non interrompere il percorso universitario degli studenti una volta ottenuta la possibilità di iscriversi con riserva.

Secondo l’ordinanza l’obiettivo è, infatti, quello di “assicurare la prosecuzione del corso”, evitando così di far perdere ulteriori anni di studio.

Come funziona il meccanismo

Gli studenti che presentano ricorso dopo non aver superato il test d’ingresso ottengono generalmente la possibilità di iscriversi alla facoltà prescelta con riserva.

Nel frattempo, sarà compito della giustizia amministrativa fare chiarezza sulle ragioni del ricorso, fino ad arrivare ad una decisione finale in merito.

A volte, però, l’iter giudiziario può essere davvero lungo ed è per questo motivo che spesso i ricorsisti iniziano a frequentare le lezioni. Ad essi è, infatti, permesso iscriversi alla facoltà con riserva.

Più il tempo passa, però, è più la posizione degli studenti si stabilizza, tanto da rendere sempre più difficile interrompere la loro carriera universitaria. Come ha dimostrato, fra l’altro, la decisione del Consiglio di Stato a proposito degli studenti che hanno presentato ricorso per l’anno 2018/2019.

Questo meccanismo evidenzia, di fatto, le contraddizioni del sistema del test d’ingresso delle facoltà a numero chiuso che, per alcuni, non è da ritenersi un metodo efficace per stabilire chi meriti davvero di entrare a Medicina.