Riforma pensioni: tra le nuove ipotesi che riguardano il futuro del sistema previdenziale emerge un’ulteriore alternativa, la redazione del cosiddetto Testo Unico. Vediamo subito di cosa si tratta.
Riforma pensioni: cos’è il Testo Unico
Nonostante il premier Mario Draghi non abbia ancora affrontato apertamente la questione relativa alla Riforma pensioni, il dibattito in materia continua a procedere.
Diverse sono, infatti, le ipotesi di cui abbiamo già sentito parlare e che potrebbero sostituire Quota 100 a partire dal 2022. Si va da Quota 102 all’ipotesi di sostituire l’Ape sociale e Opzione donna, fino ad una eventuale Quota 41 per tutti.
Ad oggi, tra le varie possibilità, è emersa anche un’ipotetica redazione di un ‘Testo Unico’ su tutte le misure più urgenti sul fronte pensioni.
Una sorta di contenitore con tutti i provvedimenti finalizzati ad attuare una riforma strutturale dopo la scadenza di Quota 100.
In cosa consiste il progetto
Il progetto poggerebbe, di fatto, su una riforma previdenziale basata sulla flessibilità in uscita, tesa a sostituire Quota 100.
Da questo punto di vista l’ipotesi più probabile sembra essere quella dell’introduzione di Quota 102. Una misura che consentirebbe di andare in pensione a 64 anni di età con 38 di contributi.
A tal proposito, un’altra urgenza è quella relativa all’istituzione di un ‘trattamento di garanzia’ per chi ricade completamente nel sistema contributivo. In modo tale da offrire una pensione dignitosa a medio e a lungo raggio.
A ciò si aggiungerebbero, inoltre, anche una serie di misure per incentivare la previdenza complementare con cui sarà possibile risolvere in parte il problema delle pensioni basse del prossimo futuro.
Tra gli altri temi vi saranno infine:
- la questione dei coefficienti di trasformazione;
- l’indicizzazione delle pensioni;
- le tutele per i lavoratori gravosi e le donne.