Docenti: facciamo chiarezza sui diversi tipi di mobilità
Docenti: facciamo chiarezza sui diversi tipi di mobilità

Come prevede il CCNI con validità triennale, esistono diversi tipi di mobilità di cui i docenti possono beneficiare. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza sulle diverse tipologie di movimento. Esse sono: mobilità territoriale, professionale, volontaria e d’ufficio. Dopo averle elencate, andiamo ora ad esaminarle una per una.

Docenti: mobilità territoriale

Nella mobilità territoriale sono previsti tanto i trasferimenti provinciali, quanto quelli interprovinciali, sia sulla medesima tipologia di posto, che da una diversa. Tale mobilità prevede tutti i movimenti riguardanti la medesima classe di concorso, medesimo grado di istruzione di titolarità e ordine. In buona sostanza: la mobilità territoriale comprende movimenti che prevedono la modifica della scuola di titolarità, ma non cambia la cdc in cui il docente risulta essere titolare.

Quali passaggi comprende la mobilità professionale

La mobilità professionale prevede passaggi di ruolo e di cattedra, tanto provinciali quanto interprovinciali. In questo caso parliamo di movimenti differenti. Tramite il passaggio di cattedra si chiede una cdc differente da quella di cui si è titolari, nel medesimo grado di istruzione. Il passaggio di ruolo è il caso in cui è modificato il grado di istruzione di titolarità.

La mobilità volontaria dipende dalle richieste del docente

La mobilità volontaria dipende dalle richieste che un docente fa all’interno dell’apposita domanda. Essa prevede due tipi di movimento: territoriale o professionale. Il trasferimento può dunque essere un passaggio di cattedra o di ruolo. Non è previsto alcun movimento nel caso in cui non sussistano le circostanze che possano soddisfare le richieste dell’interessato.

Mobilità d’ufficio: da cosa dipende?

La mobilità d’ufficio avviene su una sede non richiesta dal docente, nell’eventualità in cui non ci siano possibilità di soddisfare le richieste poste nella domanda, ma al contempo è fondamentale assegnare all’interessato una sede dove dovrà insegnare durante l’anno scolastico successivo. Questo tipo di mobilità interessa i docenti soprannumerari.